The s.c. “Testament of Vibius Adiranus” is an epigraphic pompeian text that gives interesting starting points for the study of law among Oscan populations before the complete Roman hegemony. The inscription, probably datable to II century B.C., belongs to the age when Sannitic Pompeii was civitas foederata; juridical elements of the legacy are analyzed both on the private law viewpoint and on the public law one, in comparison with Roman law, but also paying attention to possible preservation of epichorical institutions: trístaamentud; trííbúm; Vereiia; kvaísstur Púmpaííans and assembly’s role.

Il cd. “Testamento di Vibio Adirano” è un documento epigrafico pompeiano che apre spunti di notevole interesse per lo studio del diritto presso le popolazioni osche prima della completa egemonia romana. L’epigrafe, probabilmente risalente al II secolo a.C., appartiene all’epoca in cui la Pompei sannitica era civitas foederata; si indagano gli elementi giuridici del lascito sia dal punto di vista privatistico, sia da quello pubblicistico, in raffronto con il diritto romano, ma con attenzione anche alla possibile permanenza di istituti epicori: il trístaamentud; il trííbúm; la Vereiia; il kvaísstur Púmpaííans e il ruolo dell’assemblea.

Elementi privatistici e intervento della pubblica amministrazione nel testamento di V(iibis) Aadirans

BIAVASCHI, PAOLA
2012-01-01

Abstract

The s.c. “Testament of Vibius Adiranus” is an epigraphic pompeian text that gives interesting starting points for the study of law among Oscan populations before the complete Roman hegemony. The inscription, probably datable to II century B.C., belongs to the age when Sannitic Pompeii was civitas foederata; juridical elements of the legacy are analyzed both on the private law viewpoint and on the public law one, in comparison with Roman law, but also paying attention to possible preservation of epichorical institutions: trístaamentud; trííbúm; Vereiia; kvaísstur Púmpaííans and assembly’s role.
2012
978-88-7695-478-8
Il cd. “Testamento di Vibio Adirano” è un documento epigrafico pompeiano che apre spunti di notevole interesse per lo studio del diritto presso le popolazioni osche prima della completa egemonia romana. L’epigrafe, probabilmente risalente al II secolo a.C., appartiene all’epoca in cui la Pompei sannitica era civitas foederata; si indagano gli elementi giuridici del lascito sia dal punto di vista privatistico, sia da quello pubblicistico, in raffronto con il diritto romano, ma con attenzione anche alla possibile permanenza di istituti epicori: il trístaamentud; il trííbúm; la Vereiia; il kvaísstur Púmpaííans e il ruolo dell’assemblea.
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