I recenti forti terremoti che hanno interessato zone particolarmente industrializzate in Turchia ed in India (terremoto del 17.8.1999, Kocaeli, Turchia, Mw = 7.4; e terremoto di Guyarat, India, del 26.01.2001, Mw =7.7) hanno messo in evidenza che al danno prodotto dal terremoto si può aggiungere quello dovuto alle conseguenze di incidenti e/o rotture negli impianti, cosiddetti, “a rischio di incidente rilevante”. Il rischio totale nell’area può quindi assumere valori estremamente elevati in termini economici, ambientali, e talvolta con perdita di vite umane. Ad esempio, nel caso del terremoto turco, il danneggiamento della raffineria Tupras di IZMIT ha provocato l’incendio della stessa e la fuoriuscita di una quantità rilevante di olio (Foto 1). Sulla base di quanto sopra e di quanto conosciuto, il presente studio si propone come elemento di base per l’impostazione di interventi strutturali sugli impianti e sul territorio con l’obiettivo di mettere il tutto in condizioni di sicurezza a fronte del terremoto (ed eventuale maremoto associato) atteso nell’area. A questo scopo è stata realizzata un’analisi per mettere in evidenza l’entità e la frequenza dei fenomeni naturali (terremoti e maremoti) che possono determinare significativi impatti sia sull’ambiente fisico che su quello antropizzato (infrastrutture) nell’area di Priolo-Augusta. Il progetto ha avuto come obiettivo iniziale la valutazione dei carichi dovuti a fenomeni naturali che, trasformati in termini ingegneristici, devono essere utilizzati per la verifica della idoneità progettuale degli impianti industriali presenti nelle aree studiate. In particolare è stato valutato, dapprima, il terremoto di riferimento per la progettazione, in termini di picco massimo di accelerazione e spettro di risposta associato. In tale fase si è anche provveduto alla costruzione di scenari associati ad un eventuale maremoto. I siti prescelti sono esposti ad un elevato rischio sismico la cui definizione ha richiesto l’adozione delle metodologie più avanzate disponibili. A tale scopo sono stati applicati diversi approcci innovativi sia di tipo sismologico che ingegneristico.
La messa in sicurezza dell'area industriale di Priolo-Augusta rispetto ai rischi da terremoto e maremoto
MICHETTI, ALESSANDRO MARIA;
2004-01-01
Abstract
I recenti forti terremoti che hanno interessato zone particolarmente industrializzate in Turchia ed in India (terremoto del 17.8.1999, Kocaeli, Turchia, Mw = 7.4; e terremoto di Guyarat, India, del 26.01.2001, Mw =7.7) hanno messo in evidenza che al danno prodotto dal terremoto si può aggiungere quello dovuto alle conseguenze di incidenti e/o rotture negli impianti, cosiddetti, “a rischio di incidente rilevante”. Il rischio totale nell’area può quindi assumere valori estremamente elevati in termini economici, ambientali, e talvolta con perdita di vite umane. Ad esempio, nel caso del terremoto turco, il danneggiamento della raffineria Tupras di IZMIT ha provocato l’incendio della stessa e la fuoriuscita di una quantità rilevante di olio (Foto 1). Sulla base di quanto sopra e di quanto conosciuto, il presente studio si propone come elemento di base per l’impostazione di interventi strutturali sugli impianti e sul territorio con l’obiettivo di mettere il tutto in condizioni di sicurezza a fronte del terremoto (ed eventuale maremoto associato) atteso nell’area. A questo scopo è stata realizzata un’analisi per mettere in evidenza l’entità e la frequenza dei fenomeni naturali (terremoti e maremoti) che possono determinare significativi impatti sia sull’ambiente fisico che su quello antropizzato (infrastrutture) nell’area di Priolo-Augusta. Il progetto ha avuto come obiettivo iniziale la valutazione dei carichi dovuti a fenomeni naturali che, trasformati in termini ingegneristici, devono essere utilizzati per la verifica della idoneità progettuale degli impianti industriali presenti nelle aree studiate. In particolare è stato valutato, dapprima, il terremoto di riferimento per la progettazione, in termini di picco massimo di accelerazione e spettro di risposta associato. In tale fase si è anche provveduto alla costruzione di scenari associati ad un eventuale maremoto. I siti prescelti sono esposti ad un elevato rischio sismico la cui definizione ha richiesto l’adozione delle metodologie più avanzate disponibili. A tale scopo sono stati applicati diversi approcci innovativi sia di tipo sismologico che ingegneristico.File | Dimensione | Formato | |
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