Obiettivo della ricerca è la ricostruzione delle pratiche di osservazione e delle attività sperimentali sul campo in alcune località di rilevante interesse storico che sono state tappe privilegiate dei viaggi geologici in Italia settentrionale di italiani e stranieri nel corso del Settecento, in relazione alla nascita e agli sviluppi della stratigrafia. In particolare, saranno prese in esame le Alpi, le Prealpi e l'Appennino settentrionale. Queste aree montuose - già note ai naturalisti in età moderna - furono frequentemente studiate in quanto offrivano un panorama ricco e articolato di spunti di indagine: rovesciamento delle serie, lacune stratigrafiche, documentazione fossile di difficile datazione e non raramente di difficile identificazione, problemi di orogenesi e di litogenesi delle rocce "primitive", "secondarie" e "terziarie", presenza di fenomeni relativi al vulcanismo estinto. Nel corso del Settecento i temi del dibattito europeo cercano una soluzione anche attraverso l'indagine condotta sul territorio italiano e con la collaborazione di scienziati locali. Pertanto, la valorizzazione storica dei percorsi e delle località geologiche italiane si configura come una ricerca altamente originale. Inoltre, verrà utilizzato anche lo studio di alcune collezioni geo-mineralogiche e paleontologiche di interesse storico per l'individuazione di località particolarmente significative. Un altro elemento di grande novità della ricerca proposta è la collaborazione tra studiosi di matrice culturale diversa - storici della geologia e geologi -, collaborazione che apre un panorama innovativo per la cultura italiana e internazionale che si dedica allo studio di argomenti storico-scientifici.

PRIN 2007 “La tradizione galileiana e lo sperimentalismo naturalistico di età moderna. Pratiche, teorie, linguaggi”:Unità locale Università dell'Insubria: “Viaggi geologici nelle aree montane dell’Italia settentrionale. La ricerca sul campo nei luoghi della stratigrafia del Settecento”

VACCARI, EZIO
2008-01-01

Abstract

Obiettivo della ricerca è la ricostruzione delle pratiche di osservazione e delle attività sperimentali sul campo in alcune località di rilevante interesse storico che sono state tappe privilegiate dei viaggi geologici in Italia settentrionale di italiani e stranieri nel corso del Settecento, in relazione alla nascita e agli sviluppi della stratigrafia. In particolare, saranno prese in esame le Alpi, le Prealpi e l'Appennino settentrionale. Queste aree montuose - già note ai naturalisti in età moderna - furono frequentemente studiate in quanto offrivano un panorama ricco e articolato di spunti di indagine: rovesciamento delle serie, lacune stratigrafiche, documentazione fossile di difficile datazione e non raramente di difficile identificazione, problemi di orogenesi e di litogenesi delle rocce "primitive", "secondarie" e "terziarie", presenza di fenomeni relativi al vulcanismo estinto. Nel corso del Settecento i temi del dibattito europeo cercano una soluzione anche attraverso l'indagine condotta sul territorio italiano e con la collaborazione di scienziati locali. Pertanto, la valorizzazione storica dei percorsi e delle località geologiche italiane si configura come una ricerca altamente originale. Inoltre, verrà utilizzato anche lo studio di alcune collezioni geo-mineralogiche e paleontologiche di interesse storico per l'individuazione di località particolarmente significative. Un altro elemento di grande novità della ricerca proposta è la collaborazione tra studiosi di matrice culturale diversa - storici della geologia e geologi -, collaborazione che apre un panorama innovativo per la cultura italiana e internazionale che si dedica allo studio di argomenti storico-scientifici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11383/1714850
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