Il volume intende fornire un’analisi della più recente prassi della Commissione e della giurisprudenza europea in tema di aiuti di Stato ai mercati del trasporto aereo e delle banche, ambiti di particolare rilievo strategico per le economie degli Stati membri. Il giudizio sulla compatibilità di tali misure nazionali rispetto al mercato interno si incentra sulla non contrarietà al «comune interesse» degli aiuti concessi e mira a realizzare un complesso equilibrio fra le esigenze particolari degli Stati membri e gli obiettivi dell’Unione europea. La crisi economico-finanziaria internazionale del 2008 ha messo in luce come le difficoltà di una singola banca nazionale determinino significative conseguenze per l’economia reale assumendo così rilievo per l’intera Unione. Da un approccio esclusivamente orientato all’autorizzazione di aiuti di Stato per alleviare la crisi di specifici settori economico-industriali (come quello tenuto nei confronti delle agevolazioni ai vettori aerei), su esplicita sollecitazione degli Stati membri – sia uti singuli che attraverso le istituzioni che li rappresentano – la Commissione ha perciò mutato il proprio atteggiamento facendo uso degli elementi di flessibilità offerti dall’ordinamento europeo per introdurre nel quadro normativo vigente alcune deroghe non soltanto a vantaggio degli istituti di credito ma anche delle PMI e delle imprese che investano in «prodotti verdi», oltre che per innalzare la soglia d’importo dell’aiuto così detto de minimis. In questo modo l’esecutivo dell’Unione ha di fatto coordinato iniziative di sostegno concepite autonomamente dai singoli Stati membri, privilegiando una ricostruzione del citato «comune interesse» nel quale le istanze nazionali paiono assumere maggiore rilievo rispetto all’interesse generale dell’Unione europea.

Gli aiuti di Stato al trasporto aereo e alle banche. Dalla crisi di settore alla crisi di sistema

DIVERIO, DAVIDE
2010-01-01

Abstract

Il volume intende fornire un’analisi della più recente prassi della Commissione e della giurisprudenza europea in tema di aiuti di Stato ai mercati del trasporto aereo e delle banche, ambiti di particolare rilievo strategico per le economie degli Stati membri. Il giudizio sulla compatibilità di tali misure nazionali rispetto al mercato interno si incentra sulla non contrarietà al «comune interesse» degli aiuti concessi e mira a realizzare un complesso equilibrio fra le esigenze particolari degli Stati membri e gli obiettivi dell’Unione europea. La crisi economico-finanziaria internazionale del 2008 ha messo in luce come le difficoltà di una singola banca nazionale determinino significative conseguenze per l’economia reale assumendo così rilievo per l’intera Unione. Da un approccio esclusivamente orientato all’autorizzazione di aiuti di Stato per alleviare la crisi di specifici settori economico-industriali (come quello tenuto nei confronti delle agevolazioni ai vettori aerei), su esplicita sollecitazione degli Stati membri – sia uti singuli che attraverso le istituzioni che li rappresentano – la Commissione ha perciò mutato il proprio atteggiamento facendo uso degli elementi di flessibilità offerti dall’ordinamento europeo per introdurre nel quadro normativo vigente alcune deroghe non soltanto a vantaggio degli istituti di credito ma anche delle PMI e delle imprese che investano in «prodotti verdi», oltre che per innalzare la soglia d’importo dell’aiuto così detto de minimis. In questo modo l’esecutivo dell’Unione ha di fatto coordinato iniziative di sostegno concepite autonomamente dai singoli Stati membri, privilegiando una ricostruzione del citato «comune interesse» nel quale le istanze nazionali paiono assumere maggiore rilievo rispetto all’interesse generale dell’Unione europea.
2010
9788814154089
Diverio, Davide
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