Sebbene esistano precise caratterizzazioni strutturali e molecolari dei recettori cannabici presenti nel sistema nervoso centrale e la scoperta dei ligandi endogeni per tali recettori (anandamidi) faccia supporre l’esistenza di un nuovo sistema neurochimico, la definizione della sua funzione e delle sue relazioni con altri sistemi, nonchè gli eventi cellulari ed intracellulari legati alla sua attivazione cronica sono ancora da definire chiaramente. La presente ricerca si propone di approfondire mediante test comportamentali il ruolo del sistema cannabico nei complessi circuiti neuronali che stanno alla base dei comportamenti motivazionali siano essi di gratificazione e/o di aversione; di estendere ulteriormente l’analisi dei meccanismi cellulari che stanno alla base della tolleranza e dipendenza ai cannabinoidi e, da ultimo, di esaminare sia a livello comportamentale che cellulare l’esistenza di una interazione tra i cannabinoidi e gli oppioidi, con particolare attenzione ai trattamenti cronici. --------------------------------------------------------------------------------

Neurobiologia dei composti cannabici: aspetti comportamentali e cellulari

PAROLARO, DANIELA
1997-01-01

Abstract

Sebbene esistano precise caratterizzazioni strutturali e molecolari dei recettori cannabici presenti nel sistema nervoso centrale e la scoperta dei ligandi endogeni per tali recettori (anandamidi) faccia supporre l’esistenza di un nuovo sistema neurochimico, la definizione della sua funzione e delle sue relazioni con altri sistemi, nonchè gli eventi cellulari ed intracellulari legati alla sua attivazione cronica sono ancora da definire chiaramente. La presente ricerca si propone di approfondire mediante test comportamentali il ruolo del sistema cannabico nei complessi circuiti neuronali che stanno alla base dei comportamenti motivazionali siano essi di gratificazione e/o di aversione; di estendere ulteriormente l’analisi dei meccanismi cellulari che stanno alla base della tolleranza e dipendenza ai cannabinoidi e, da ultimo, di esaminare sia a livello comportamentale che cellulare l’esistenza di una interazione tra i cannabinoidi e gli oppioidi, con particolare attenzione ai trattamenti cronici. --------------------------------------------------------------------------------
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