1. Il rinvio alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute come tecnica di produzione di nuovo diritto. La categoria delle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute secondo l’ordinamento giuridico italiano. La collocazione nel sistema nazionale delle fonti al livello superprimario delle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. 2. La possibile riconduzione delle norme convenzionali alla categoria delle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La matrice consensuale del diritto internazionale: pacta sunt servanda. La pari ordinazione gerarchica delle norme generali e particolari nel diritto internazionale. Superfluità dell’ordine di esecuzione quando la ratifica del trattato sia preceduta dalla legge di autorizzazione ex art. 80 Cost. 3. Il problematico rango delle norme pattizie nell’ordinamento italiano. Il dogma della norma interposta secondo la giurisprudenza costituzionale. Le norme CEDU come «condizioni sostanziali di validità» delle leggi. 4. Il primato comunitario come criterio di organizzazione delle fonti secondo il principio internazionalista. Il sindacato diffuso sull’illegittimità comunitaria. Le norme comunitarie come fonti superprimarie e il nuovo art. 117, comma 1, Cost. 5. Il principio internazionalista come criterio di interpretazione dei rapporti tra le Carte e le Corti. L’interpretazione della Costituzione conforme alla CEDU. La comunitarizzazione indiretta dei diritti della CEDU attraverso la clausola di cedevolezza della Carta di Strasburgo e la comunitarizzazione diretta attraverso il filtro delle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri. Il miraggio del teorema della tutela più intensa dei diritti
Il principio internazionalista nel sistema delle fonti e nei rapporti tra le Carte
D'ELIA, GIUSEPPE;
2010-01-01
Abstract
1. Il rinvio alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute come tecnica di produzione di nuovo diritto. La categoria delle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute secondo l’ordinamento giuridico italiano. La collocazione nel sistema nazionale delle fonti al livello superprimario delle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. 2. La possibile riconduzione delle norme convenzionali alla categoria delle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La matrice consensuale del diritto internazionale: pacta sunt servanda. La pari ordinazione gerarchica delle norme generali e particolari nel diritto internazionale. Superfluità dell’ordine di esecuzione quando la ratifica del trattato sia preceduta dalla legge di autorizzazione ex art. 80 Cost. 3. Il problematico rango delle norme pattizie nell’ordinamento italiano. Il dogma della norma interposta secondo la giurisprudenza costituzionale. Le norme CEDU come «condizioni sostanziali di validità» delle leggi. 4. Il primato comunitario come criterio di organizzazione delle fonti secondo il principio internazionalista. Il sindacato diffuso sull’illegittimità comunitaria. Le norme comunitarie come fonti superprimarie e il nuovo art. 117, comma 1, Cost. 5. Il principio internazionalista come criterio di interpretazione dei rapporti tra le Carte e le Corti. L’interpretazione della Costituzione conforme alla CEDU. La comunitarizzazione indiretta dei diritti della CEDU attraverso la clausola di cedevolezza della Carta di Strasburgo e la comunitarizzazione diretta attraverso il filtro delle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri. Il miraggio del teorema della tutela più intensa dei dirittiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.