Sebbene nome di Johann Jakob Scheuchzer sia ben noto agli storici delle scienze della Terra e soprattutto agli storici delle Alpi sin dall'inizio del Novecento, la conoscenza approfondita della sua attività di ricerca geologica nell'ambito di un'ampia indagine naturalistica in area alpina si ritrova solo in alcuni contributi isolati (tra cui si segnalano Jahn 1969, Fischer 1973, Ellenberger 1994). Eppure Scheuchzer ricoprì un ruolo significativo nel dibattito europeo dei primi decenni del Settecento sulle "teorie della Terra", quando, insieme al fratello Johann, divenne uno dei più importanti divulgatori e sostenitori delle idee dell'autorevole scienziato inglese John Woodward sui mutamenti occorsi alla superficie terrestre. Grazie all'opera dei fratelli Scheuchzer, la "geografia fisica" di Woodward e l'interpretazione 'diluviana' dei fossili si rafforzò non solo in Svizzera, ma anche in Italia ed in Francia. Questa posizione, espressa soprattutto nel breve trattato Piscium querelae et vindiciae (1708), che sosteneva l'ipotesi woodwardiana di una totale dissoluzione della superficie terrestre durante il Diluvio Universale, sarà rivista e modificata nell'Helvetiae Stoicheiographia (1716-1718), sia pure senza sconfessare il fondamentale ruolo geologico della catastrofe dilviana. Ma il contributo di Scheuchzer alla storia delle scienze geologiche non si limita alle affermazioni teoriche sull'origine dell'attuale superficie terrestre e dei fossili che vi si ritrovano: l'inesausta attività di ricerca sul terreno, ben testimoniata dagli Itinera Alpina anche nell'ambito geologico e paleontologico, ci svela l'impostazione metodologica di uno scienziato moderno, che fa del viaggio scientifico in montagna uno strumento indispensabile di lavoro, molti decenni prima che tale attività venisse pienamente codificata dai geologi e dai mineralisti europei.

La figura di J.J. Scheuchzer nella storia delle scienze geologiche sulle Alpi

VACCARI, EZIO
2010-01-01

Abstract

Sebbene nome di Johann Jakob Scheuchzer sia ben noto agli storici delle scienze della Terra e soprattutto agli storici delle Alpi sin dall'inizio del Novecento, la conoscenza approfondita della sua attività di ricerca geologica nell'ambito di un'ampia indagine naturalistica in area alpina si ritrova solo in alcuni contributi isolati (tra cui si segnalano Jahn 1969, Fischer 1973, Ellenberger 1994). Eppure Scheuchzer ricoprì un ruolo significativo nel dibattito europeo dei primi decenni del Settecento sulle "teorie della Terra", quando, insieme al fratello Johann, divenne uno dei più importanti divulgatori e sostenitori delle idee dell'autorevole scienziato inglese John Woodward sui mutamenti occorsi alla superficie terrestre. Grazie all'opera dei fratelli Scheuchzer, la "geografia fisica" di Woodward e l'interpretazione 'diluviana' dei fossili si rafforzò non solo in Svizzera, ma anche in Italia ed in Francia. Questa posizione, espressa soprattutto nel breve trattato Piscium querelae et vindiciae (1708), che sosteneva l'ipotesi woodwardiana di una totale dissoluzione della superficie terrestre durante il Diluvio Universale, sarà rivista e modificata nell'Helvetiae Stoicheiographia (1716-1718), sia pure senza sconfessare il fondamentale ruolo geologico della catastrofe dilviana. Ma il contributo di Scheuchzer alla storia delle scienze geologiche non si limita alle affermazioni teoriche sull'origine dell'attuale superficie terrestre e dei fossili che vi si ritrovano: l'inesausta attività di ricerca sul terreno, ben testimoniata dagli Itinera Alpina anche nell'ambito geologico e paleontologico, ci svela l'impostazione metodologica di uno scienziato moderno, che fa del viaggio scientifico in montagna uno strumento indispensabile di lavoro, molti decenni prima che tale attività venisse pienamente codificata dai geologi e dai mineralisti europei.
2010
Schwabe Verlag
9783796525919
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