Titolo dell’opera: Il RAPPORTO PROCEDIMENTALE Nell’opera ci si propone di esaminare il rapporto procedimentale, ovvero il rapporto che si instaura tra la pubblica amministrazione ed il privato con l’apertura del procedimento, al fine di individuarne la natura ed i caratteri e verificare se è possibile ricondurlo nella categoria generale del rapporto obbligatorio. La trattazione si compone di tra capitoli. Nel primo capitolo si ripercorre l’evoluzione della nozione di procedimento amministrativo e si esaminano gli orientamenti dottrinali formatisi in materia dalla fine dell’ottocento sino ad oggi, soffermandosi sulle teorie elaborate con specifico riferimento al rapporto procedimentale e agli interessi partecipativi. Dopo aver analizzato i diversi indirizzi interpretativi, ancora non univoci e definiti, sugli aspetti sopra indicati, nel secondo capitolo si tenta di ricostruire i tratti essenziali del procedimento e del rapporto da questo nascente. In particolare si inquadra il fenomeno procedimentale nelle fattispecie a carattere processuale e si indicano i riflessi che tale inquadramento determina sulle relazioni soggettive insorgenti tra l’autorità pubblica ed i privati coinvolti nell’esercizio della funzione amministrativa. Si individuano poi le singole ipotesi in cui la legge generale sul procedimento amministrativo (ovvero la legge n. 241/1990) riconosce ai privati intervenienti diritti partecipativi in senso proprio, imponendo corrispondenti obblighi di comportamento in capo l’autorità agente, e si descrivono le ricadute, di ordine pratico, derivanti dalla qualificazione di talune ipotesi relazionali, disciplinate dalla legge n. 241/1990, come rapporti di natura obbligatoria, in particolare sotto il profilo della responsabilità amministrativa; si indicano, infine, le conseguenze che la configurazione di un vero e proprio rapporto giuridico tra le parti del procedimento comporta per il privato partecipante, sia sotto il profilo della responsabilità sia sotto il profilo dell’impugnabilità del provvedimento finale. Nel terzo ed ultimo capitolo sono esaminate talune fattispecie di interessi procedimentali previste dalla legge n. 241/1990, il cui regime giuridico presenta ancora aspetti critici o controversi; in particolare sono analizzati il diritto alla comunicazione dell’avvio del procedimento e al preavviso di rigetto dell’istanza, il diritto al rispetto del termine di conclusione del procedimento, il diritto di presentare memorie e documenti ed il diritto di accesso agli atti del procedimento
Il rapporto procedimentale
GAFFURI, FEDERICO
2013-01-01
Abstract
Titolo dell’opera: Il RAPPORTO PROCEDIMENTALE Nell’opera ci si propone di esaminare il rapporto procedimentale, ovvero il rapporto che si instaura tra la pubblica amministrazione ed il privato con l’apertura del procedimento, al fine di individuarne la natura ed i caratteri e verificare se è possibile ricondurlo nella categoria generale del rapporto obbligatorio. La trattazione si compone di tra capitoli. Nel primo capitolo si ripercorre l’evoluzione della nozione di procedimento amministrativo e si esaminano gli orientamenti dottrinali formatisi in materia dalla fine dell’ottocento sino ad oggi, soffermandosi sulle teorie elaborate con specifico riferimento al rapporto procedimentale e agli interessi partecipativi. Dopo aver analizzato i diversi indirizzi interpretativi, ancora non univoci e definiti, sugli aspetti sopra indicati, nel secondo capitolo si tenta di ricostruire i tratti essenziali del procedimento e del rapporto da questo nascente. In particolare si inquadra il fenomeno procedimentale nelle fattispecie a carattere processuale e si indicano i riflessi che tale inquadramento determina sulle relazioni soggettive insorgenti tra l’autorità pubblica ed i privati coinvolti nell’esercizio della funzione amministrativa. Si individuano poi le singole ipotesi in cui la legge generale sul procedimento amministrativo (ovvero la legge n. 241/1990) riconosce ai privati intervenienti diritti partecipativi in senso proprio, imponendo corrispondenti obblighi di comportamento in capo l’autorità agente, e si descrivono le ricadute, di ordine pratico, derivanti dalla qualificazione di talune ipotesi relazionali, disciplinate dalla legge n. 241/1990, come rapporti di natura obbligatoria, in particolare sotto il profilo della responsabilità amministrativa; si indicano, infine, le conseguenze che la configurazione di un vero e proprio rapporto giuridico tra le parti del procedimento comporta per il privato partecipante, sia sotto il profilo della responsabilità sia sotto il profilo dell’impugnabilità del provvedimento finale. Nel terzo ed ultimo capitolo sono esaminate talune fattispecie di interessi procedimentali previste dalla legge n. 241/1990, il cui regime giuridico presenta ancora aspetti critici o controversi; in particolare sono analizzati il diritto alla comunicazione dell’avvio del procedimento e al preavviso di rigetto dell’istanza, il diritto al rispetto del termine di conclusione del procedimento, il diritto di presentare memorie e documenti ed il diritto di accesso agli atti del procedimentoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.