Presentazione dell’edizione italiana Nell’accingermi a presentare la traduzione della seconda edizione (2012) del libro Anesthesiology di David E. Longnecker, David L. Brown, Mark F. Newman e Warren M. Zapol, mi sembra opportuno premettere che La Mc Graw Hill compì indubbiamente un atto coraggioso pubblicando la prima edizione del 2008, per l’inevitabile confronto con altri autorevoli trattati considerati ormai da tempo come testi di riferimento per la nostra disciplina. Fra questi, in particolare, Miller's Anesthesia di Ronald D. Miller, giunto nel 2004 alla VI edizione e concepito “per fornire la più completa e approfondita analisi e presentazione nella specialità dell’anestesiologia”, e Clinical Anesthesia, di Paul G. Barash, Bruce F. Cullen e Robert K. Stoelting, giunto nel 2005 alla V edizione e concepito “per supportare l’acquisizione delle conoscenze in modo rapido ed efficiente”. Come i precedenti, anche Anesthesiology è stato scritto e curato da un team di esperti di fama internazionale, molti dei quali hanno collaborato alla stesura di alcuni capitoli degli altri due trattati, fornendo una visione a 360 gradi di tutti gli aspetti riguardanti la valutazione ed il trattamento perioperatori dei pazienti chirurgici, oltre alla valutazione ed al trattamento dei pazienti critici o con dolore cronico, in un numero di pagine intermedio rispetto a quello di Miller's Anesthesia e di Clinical Anesthesia. Ma la caratteristica distintiva di Anesthesiology è stata la finalità che i curatori si sono proposti di perseguire: “In questo testo, ci siamo concentrati su ciò che è veramente importante per la pratica anestesiologica in tutte le sue dimensioni, e cercando di rendere efficace la presentazione di questo materiale essenziale. Ci siamo costantemente chiesti Che cosa è importante? Perché è importante? Quando dovrebbe essere fatto? e Come dovrebbe essere fatto? Il nostro obiettivo era quello di scrivere per chi pratica l'anestesia, non per degli scienziati medici.” Considerando il favorevole consenso della critica (DOODY’S Review Service score 94/100) e la rapida ed ampia diffusione della prima edizione dell’opera, si può ragionevolmente affermare che questo scopo è stato pienamente raggiunto. Pubblicata a distanza di quattro anni, la seconda edizione ha ulteriormente perfezionato la presentazione multiprospettica ed onnicomprensiva della pratica anestesiologia moderna nei settori della medicina perioperatoria, della medicina critica e della terapia del dolore. I curatori hanno “intessuto nel testo i concetti di qualità, sicurezza, convenienza e valore, sottolineando che l'anestesia non è costituita da eventi indipendenti effettuati da singoli professionisti che lavorano in una disciplina clinica a sé stante, ma è un sistema di cura all'interno di un più ampio sistema di cura che si concentra sugli esiti complessivi dei pazienti.” In definitiva, Anesthesiology di David E. Longnecker, David L. Brown, Mark F. Newman e Warren M. Zapol è un testo che “si basa costantemente sui concetti di cura sicura, efficace (cioè basata sull'evidenza), efficiente e centrata sul paziente, distillati in modo tale da facilitare l'accesso ai concetti scientifici chiave che costituiscono la base razionale della pratica clinica”. L’opera si è ormai affermata all’estero come eccellente strumento di formazione e di aggiornamento per gli specializzandi ed i professionisti della nostra disciplina. Plaudo pertanto all’iniziativa dell’Editore Piccin intesa a facilitarne la diffusione anche nel nostro Paese e lo ringrazio per avermi affidato la cura dell’edizione italiana. Un particolare riconoscimento va ai numerosi collaboratori che si sono impegnati per completare la traduzione del libro in tempi ragionevolmente brevi, così come a Susanna Ferrari e Giulia Mazzotto per la meticolosità del lavoro redazionale da esse svolto. Maurizio Chiaranda

Anestesiologia

CHIARANDA, MAURIZIO
2014-01-01

Abstract

Presentazione dell’edizione italiana Nell’accingermi a presentare la traduzione della seconda edizione (2012) del libro Anesthesiology di David E. Longnecker, David L. Brown, Mark F. Newman e Warren M. Zapol, mi sembra opportuno premettere che La Mc Graw Hill compì indubbiamente un atto coraggioso pubblicando la prima edizione del 2008, per l’inevitabile confronto con altri autorevoli trattati considerati ormai da tempo come testi di riferimento per la nostra disciplina. Fra questi, in particolare, Miller's Anesthesia di Ronald D. Miller, giunto nel 2004 alla VI edizione e concepito “per fornire la più completa e approfondita analisi e presentazione nella specialità dell’anestesiologia”, e Clinical Anesthesia, di Paul G. Barash, Bruce F. Cullen e Robert K. Stoelting, giunto nel 2005 alla V edizione e concepito “per supportare l’acquisizione delle conoscenze in modo rapido ed efficiente”. Come i precedenti, anche Anesthesiology è stato scritto e curato da un team di esperti di fama internazionale, molti dei quali hanno collaborato alla stesura di alcuni capitoli degli altri due trattati, fornendo una visione a 360 gradi di tutti gli aspetti riguardanti la valutazione ed il trattamento perioperatori dei pazienti chirurgici, oltre alla valutazione ed al trattamento dei pazienti critici o con dolore cronico, in un numero di pagine intermedio rispetto a quello di Miller's Anesthesia e di Clinical Anesthesia. Ma la caratteristica distintiva di Anesthesiology è stata la finalità che i curatori si sono proposti di perseguire: “In questo testo, ci siamo concentrati su ciò che è veramente importante per la pratica anestesiologica in tutte le sue dimensioni, e cercando di rendere efficace la presentazione di questo materiale essenziale. Ci siamo costantemente chiesti Che cosa è importante? Perché è importante? Quando dovrebbe essere fatto? e Come dovrebbe essere fatto? Il nostro obiettivo era quello di scrivere per chi pratica l'anestesia, non per degli scienziati medici.” Considerando il favorevole consenso della critica (DOODY’S Review Service score 94/100) e la rapida ed ampia diffusione della prima edizione dell’opera, si può ragionevolmente affermare che questo scopo è stato pienamente raggiunto. Pubblicata a distanza di quattro anni, la seconda edizione ha ulteriormente perfezionato la presentazione multiprospettica ed onnicomprensiva della pratica anestesiologia moderna nei settori della medicina perioperatoria, della medicina critica e della terapia del dolore. I curatori hanno “intessuto nel testo i concetti di qualità, sicurezza, convenienza e valore, sottolineando che l'anestesia non è costituita da eventi indipendenti effettuati da singoli professionisti che lavorano in una disciplina clinica a sé stante, ma è un sistema di cura all'interno di un più ampio sistema di cura che si concentra sugli esiti complessivi dei pazienti.” In definitiva, Anesthesiology di David E. Longnecker, David L. Brown, Mark F. Newman e Warren M. Zapol è un testo che “si basa costantemente sui concetti di cura sicura, efficace (cioè basata sull'evidenza), efficiente e centrata sul paziente, distillati in modo tale da facilitare l'accesso ai concetti scientifici chiave che costituiscono la base razionale della pratica clinica”. L’opera si è ormai affermata all’estero come eccellente strumento di formazione e di aggiornamento per gli specializzandi ed i professionisti della nostra disciplina. Plaudo pertanto all’iniziativa dell’Editore Piccin intesa a facilitarne la diffusione anche nel nostro Paese e lo ringrazio per avermi affidato la cura dell’edizione italiana. Un particolare riconoscimento va ai numerosi collaboratori che si sono impegnati per completare la traduzione del libro in tempi ragionevolmente brevi, così come a Susanna Ferrari e Giulia Mazzotto per la meticolosità del lavoro redazionale da esse svolto. Maurizio Chiaranda
2014
9788829922284
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11383/1962320
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