Il difficile cammino della mediazione penale nelle aree geografiche ad elevata criminalità organizzata: analogie e differenze tra la mediazione penale moderna e gli schemi arcaici di mediazione mafiosa

Il saggio esplora potenzialità, limiti e difficoltà operative del ricorso alla mediazione penale nelle aree geografiche caratterizzate da una presenza significativa della criminalità organizzata. Muovendo da una ricostruzione delle caratteristiche strutturali della mediazione, esso procede ad un confronto tra la mediazione penale per come descritta nella letteratura internazionale e concretamente applicata al giorno d'oggi e i modelli arcaici di mediazione studiati dall'antropologia e legati, in particolare, alla cultura mafiosa. Il confronto tra la mediazione penale giuridica e le prassi sottoculturali preesistenti fa emergere una serie di analogie e differenze tra i due paradigmi che costituiscono una piattaforma conoscitiva essenziale per valutare quali correttivi occorre apportare alla mediazione penale qualora la si voglia incardinare in aree a forte radicamento del crimine organizzato di stampo mafioso.