Prendendo spunto dalla classica analisi del discorso cinese sulla diaspora proposta da Wang Ling-chi negli anni Novanta del secolo scorso, l'articolo esplora i nuovi significati attribuiti all'identità e alla rappresentazione della storia dei migranti cinesi negli ultimi trent'anni. Negli ultimi anni si assiste a un crescente impegno, da parte delle istituzioni cinesi, nella costruzione di narrazioni nuove della migrazione, che lasciano trasparire una significativa trasformazione nelle retoriche ufficiali sulla diaspora. Con l'avvento di Xi Jinping alla guida della RPC, i cinesi d'oltremare sono rappresentati come stakeholder fondamentali del cosiddetto "sogno cinese", un progetto di rilancio dell'identità nazionale cinese e delle sue storiche aspirazioni all'autodeterminazione e all'affermazione più ampia e coerente della propria sovranità. Specifiche riletture della storia nazionale sono poste al servizio di una visione della diaspora come momento di affermazione del riscatto della nazione cinese. Nel rafforzare le retoriche identitarie in senso nazionalistico, questa visione tende a relegare ai margini altre narrazioni, che nei paesi in cui la diaspora si è insediata hanno sviluppato nel tentativo di accomodare il retaggio cinese in seno all'appartenenza alle società in cui sono nate e cresciute le generazioni dei discendenti della diaspora, spesso declinate in chiave apertamente cosmopolita.

La "ricerca delle radici" e la riaffermazione dell'appartenenza nazionale: politiche e narrazioni dei cinesi d'oltremare nella Cina di Xi Jinping

BRIGADOI COLOGNA, DANIELE
2016-01-01

Abstract

Prendendo spunto dalla classica analisi del discorso cinese sulla diaspora proposta da Wang Ling-chi negli anni Novanta del secolo scorso, l'articolo esplora i nuovi significati attribuiti all'identità e alla rappresentazione della storia dei migranti cinesi negli ultimi trent'anni. Negli ultimi anni si assiste a un crescente impegno, da parte delle istituzioni cinesi, nella costruzione di narrazioni nuove della migrazione, che lasciano trasparire una significativa trasformazione nelle retoriche ufficiali sulla diaspora. Con l'avvento di Xi Jinping alla guida della RPC, i cinesi d'oltremare sono rappresentati come stakeholder fondamentali del cosiddetto "sogno cinese", un progetto di rilancio dell'identità nazionale cinese e delle sue storiche aspirazioni all'autodeterminazione e all'affermazione più ampia e coerente della propria sovranità. Specifiche riletture della storia nazionale sono poste al servizio di una visione della diaspora come momento di affermazione del riscatto della nazione cinese. Nel rafforzare le retoriche identitarie in senso nazionalistico, questa visione tende a relegare ai margini altre narrazioni, che nei paesi in cui la diaspora si è insediata hanno sviluppato nel tentativo di accomodare il retaggio cinese in seno all'appartenenza alle società in cui sono nate e cresciute le generazioni dei discendenti della diaspora, spesso declinate in chiave apertamente cosmopolita.
2016
Carocci
9788843079476
8843079476
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