Un disegno d’insieme per un profondo rinnovamento del «sistema cultura» in Italia - A firma del curatore, il volum econtiene la «Prefazione», pp. 7-10, e gli articoli «Autonomia e standard di funzionamento per le nuove organizzazioni culturali», pp. 25-37 e «Cinquanta parole chiave per andare accapo», pp. 87-100 - Il Programma «Cultura. Punto e accapo» è stato elaborato da un gruppo di tecnici operanti in diversi settori della cultura italiana - L'attuale sistema di organizzazione e di gestione della cultura in Italia non risponde più a logiche di sviluppo. È necessaria dunque una sostanziale ristrutturazione che consenta al Paese di sfruttare adeguatamente uno dei suoi maggiori vantaggi competitivi, mettendo in circolo competenze, creatività e risorse che già esistono e aspettano soltanto di essere attivate. In tal senso, un autonomo gruppo di tecnici operanti in diversi settori della cultura, ha elaborato, il Programma "Cultura. Punto e accapo", un disegno d'insieme che possa costituire una piattaforma di confronto e il punto di partenza per un profondo rinnovamento del "sistema cultura" in Italia. Il programma, presentato qui al pubblico insieme ad alcune riflessioni e di proposte, anche operative, che precisano alcuni dei punti salienti della piattaforma di lavoro: * considera la cultura come un asse strategico per l'identità e lo sviluppo interculturale del Paese; * si fonda sul principio di sussidiarietà e sulle specificità del territorio in una prospettiva di affermazione europea e internazionale; * tiene conto della potenzialità della più ampia pluralità di soggetti che agiscono nel sistema della cultura, siano essi istituzioni o imprese, con una visione d'insieme capace d'integrarne le funzioni, per un rilancio più ampio possibile del settore; * mira a riorganizzare il sistema centrale e regionale di governo della cultura, sulla base di un sistema di soggetti autonomi in grado d'integrare armonicamente pubblico e privato; * propone l'adozione di un semplice strumentario normativo che traduca una concezione integrata e flessibile degli organismi di governo della cultura; * propone una nuova fiscalità per favorire i contributi, il sostegno e l'accesso alla cultura; * richiede l'adozione di standard internazionali per la gestione delle attività e per un sistema di verificabilità dei risultati.
Cultura. Punto e accapo
CAMPIONE, FRANCESCO PAOLO
2013-01-01
Abstract
Un disegno d’insieme per un profondo rinnovamento del «sistema cultura» in Italia - A firma del curatore, il volum econtiene la «Prefazione», pp. 7-10, e gli articoli «Autonomia e standard di funzionamento per le nuove organizzazioni culturali», pp. 25-37 e «Cinquanta parole chiave per andare accapo», pp. 87-100 - Il Programma «Cultura. Punto e accapo» è stato elaborato da un gruppo di tecnici operanti in diversi settori della cultura italiana - L'attuale sistema di organizzazione e di gestione della cultura in Italia non risponde più a logiche di sviluppo. È necessaria dunque una sostanziale ristrutturazione che consenta al Paese di sfruttare adeguatamente uno dei suoi maggiori vantaggi competitivi, mettendo in circolo competenze, creatività e risorse che già esistono e aspettano soltanto di essere attivate. In tal senso, un autonomo gruppo di tecnici operanti in diversi settori della cultura, ha elaborato, il Programma "Cultura. Punto e accapo", un disegno d'insieme che possa costituire una piattaforma di confronto e il punto di partenza per un profondo rinnovamento del "sistema cultura" in Italia. Il programma, presentato qui al pubblico insieme ad alcune riflessioni e di proposte, anche operative, che precisano alcuni dei punti salienti della piattaforma di lavoro: * considera la cultura come un asse strategico per l'identità e lo sviluppo interculturale del Paese; * si fonda sul principio di sussidiarietà e sulle specificità del territorio in una prospettiva di affermazione europea e internazionale; * tiene conto della potenzialità della più ampia pluralità di soggetti che agiscono nel sistema della cultura, siano essi istituzioni o imprese, con una visione d'insieme capace d'integrarne le funzioni, per un rilancio più ampio possibile del settore; * mira a riorganizzare il sistema centrale e regionale di governo della cultura, sulla base di un sistema di soggetti autonomi in grado d'integrare armonicamente pubblico e privato; * propone l'adozione di un semplice strumentario normativo che traduca una concezione integrata e flessibile degli organismi di governo della cultura; * propone una nuova fiscalità per favorire i contributi, il sostegno e l'accesso alla cultura; * richiede l'adozione di standard internazionali per la gestione delle attività e per un sistema di verificabilità dei risultati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.