Potente dinastia di nobiltà di servizio alla corte sforzesca durante gli ultimi decenni del Quattrocento e i tormentati inizi del nuovo secolo, i Calchi sono anche una famiglia di forte interessi umanistici, scanditi dall’amicizia col greco Demetrio Calcondila e più tardi dai contatti con Erasmo da Rotterdam e Giovanni Reuchlin. Luogo topico della loro cultura è la villa di Calco, sorta su resti fortificati medioevali: un edificio moderno affrescato con architetture dipinte di derivazione bramantesca, arabeschi di chiaro sapore leonardiano, emblemi legati sia alle vicende familiari sia alla lotta politica per la restaurazione sforzesca. Si tratta di una delle primissime raffigurazioni di emblemi, prima che il milanese Andrea Alciati (1531) rendesse il genere di respiro europeo. Questo libro, che per la prima volta ricostruisce le vicende della famiglia, dell’edificio e della sua figurazione, diviene così una riflessione sul complesso e affascinante mondo milanese durante il “secolo di ferro”.
L’arte a palazzo Calchi
SPIRITI, ANDREA
2015-01-01
Abstract
Potente dinastia di nobiltà di servizio alla corte sforzesca durante gli ultimi decenni del Quattrocento e i tormentati inizi del nuovo secolo, i Calchi sono anche una famiglia di forte interessi umanistici, scanditi dall’amicizia col greco Demetrio Calcondila e più tardi dai contatti con Erasmo da Rotterdam e Giovanni Reuchlin. Luogo topico della loro cultura è la villa di Calco, sorta su resti fortificati medioevali: un edificio moderno affrescato con architetture dipinte di derivazione bramantesca, arabeschi di chiaro sapore leonardiano, emblemi legati sia alle vicende familiari sia alla lotta politica per la restaurazione sforzesca. Si tratta di una delle primissime raffigurazioni di emblemi, prima che il milanese Andrea Alciati (1531) rendesse il genere di respiro europeo. Questo libro, che per la prima volta ricostruisce le vicende della famiglia, dell’edificio e della sua figurazione, diviene così una riflessione sul complesso e affascinante mondo milanese durante il “secolo di ferro”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.