Tormentato continuamente dal mistero del creato e dell’esistenza, in oscillazione tra i riti esoterici dell’antico Egitto e il Baghavadgītā, tra la crittografia delle cattedrali gotiche e il Raskol russo, tra Rudolf Steiner e Meister Eckhart, Maksimilian Vološin, con la sua cultura universale e lo spettro enorme degli interessi, espresse pienamente lo spirito di quell’Età d’Argento in cui l’intelligencija russa si caratterizzò per il livello elevatissimo a cui giunsero tutte le sfere della cultura e dell’arte, nonché per la cultura personale dei suoi rappresentanti. Il volume raccoglie una selezione dei versi di Vološin ispirati dal pietroso paesaggio e dai litorali della Crimea. La lirica legata a questi luoghi percorre come un filo rosso tutta l’opera del poeta ed è l’unico tema costante che ne accompagna i vari periodi creativi.
Versi sulla Crimea.
BOCALE, PAOLA
2016-01-01
Abstract
Tormentato continuamente dal mistero del creato e dell’esistenza, in oscillazione tra i riti esoterici dell’antico Egitto e il Baghavadgītā, tra la crittografia delle cattedrali gotiche e il Raskol russo, tra Rudolf Steiner e Meister Eckhart, Maksimilian Vološin, con la sua cultura universale e lo spettro enorme degli interessi, espresse pienamente lo spirito di quell’Età d’Argento in cui l’intelligencija russa si caratterizzò per il livello elevatissimo a cui giunsero tutte le sfere della cultura e dell’arte, nonché per la cultura personale dei suoi rappresentanti. Il volume raccoglie una selezione dei versi di Vološin ispirati dal pietroso paesaggio e dai litorali della Crimea. La lirica legata a questi luoghi percorre come un filo rosso tutta l’opera del poeta ed è l’unico tema costante che ne accompagna i vari periodi creativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.