Il volume raccoglie parte del vivace dibattito sul centralismo, il federalismo e le libertà locali che si accese in Italia appena terminata la Seconda guerra mondiale e durò fino al termine della prima Legislatura. Dopo vent’anni di dittatura e la guerra mondiale si doveva ricostruire il Paese dalle fondamenta, e alla stampa era assegnato un compito fondamentale, «il più vivo e delicato», come scrisse Riccardo Bauer in quei giorni: «essa dovrà accogliere quanto meglio sappia e convogliare la voce dei cittadini tutti, dovrà interpretarla e chiarirla come indicazione di volontà, che non deve essere negletta dai legislatori se questi vorranno realmente fondare una democrazia e non vorranno essere edificatori di una macchina paternalistica e sostanzialmente autoritaria». Vengono quindi qui riproposti quindi oltre cento articoli pubblicati sui quotidiani e settimanali lombardi di tutte le aree politiche e culturali negli anni decisivi per la rinascita del Paese. Da questa rassegna emerge la parabola del dibattito sul federalismo, il centralismo e in generale le libertà locali: una sorta di «fiume carsico», che scorre sotterraneo per poi riemergere con forza in superficie. Sebbene sovente lasciato sullo sfondo il tema è, infatti, da sempre presente nelle istanze di vaste parti della classe dirigente degli ultimi due secoli: tuttavia, solo in alcune circostanze ben definite si è imposto nella dialettica politica e ha coinvolto l’opinione pubblica. Momenti che, in genere, corrispondono a fasi di crisi acuta del Paese.
Lo «Spettro del federalismo». La ricostruzione dell'Italia e le libertà locali tra politica, stampa e opinione pubblica in Lombardia nel secondo dopoguerra
Antonio Maria Orecchia
2017-01-01
Abstract
Il volume raccoglie parte del vivace dibattito sul centralismo, il federalismo e le libertà locali che si accese in Italia appena terminata la Seconda guerra mondiale e durò fino al termine della prima Legislatura. Dopo vent’anni di dittatura e la guerra mondiale si doveva ricostruire il Paese dalle fondamenta, e alla stampa era assegnato un compito fondamentale, «il più vivo e delicato», come scrisse Riccardo Bauer in quei giorni: «essa dovrà accogliere quanto meglio sappia e convogliare la voce dei cittadini tutti, dovrà interpretarla e chiarirla come indicazione di volontà, che non deve essere negletta dai legislatori se questi vorranno realmente fondare una democrazia e non vorranno essere edificatori di una macchina paternalistica e sostanzialmente autoritaria». Vengono quindi qui riproposti quindi oltre cento articoli pubblicati sui quotidiani e settimanali lombardi di tutte le aree politiche e culturali negli anni decisivi per la rinascita del Paese. Da questa rassegna emerge la parabola del dibattito sul federalismo, il centralismo e in generale le libertà locali: una sorta di «fiume carsico», che scorre sotterraneo per poi riemergere con forza in superficie. Sebbene sovente lasciato sullo sfondo il tema è, infatti, da sempre presente nelle istanze di vaste parti della classe dirigente degli ultimi due secoli: tuttavia, solo in alcune circostanze ben definite si è imposto nella dialettica politica e ha coinvolto l’opinione pubblica. Momenti che, in genere, corrispondono a fasi di crisi acuta del Paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.