Il contributo presenta una prima disamina dell'attività come pittori di figura e di architetture illusionistiche dei Pozzi di Valsolda tra gli ultimi decenni del XVII e i primi decenni del XVIII secolo. Il contributo pone particolare attenzione al riutilizzo dei medesimi modelli e cartoni tra i cantieri in cui essi lavorarono nella loro terra d'origine, la Valsolda, e l'attività svolta nel Piemonte sabaudo dove la dinastia operò per quattro successive generazioni sino alla fine del Settecento.

iovanni Battista Pozzo fra Valsolda e Stato sabaudo: il reimpiego di modelli di quadratura e figura tra XVII e XVIII secolo

Laura Facchin
2015-01-01

Abstract

Il contributo presenta una prima disamina dell'attività come pittori di figura e di architetture illusionistiche dei Pozzi di Valsolda tra gli ultimi decenni del XVII e i primi decenni del XVIII secolo. Il contributo pone particolare attenzione al riutilizzo dei medesimi modelli e cartoni tra i cantieri in cui essi lavorarono nella loro terra d'origine, la Valsolda, e l'attività svolta nel Piemonte sabaudo dove la dinastia operò per quattro successive generazioni sino alla fine del Settecento.
2015
Artemide
978-88-7575-164-7
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