La ricerca condotta da Pascoli nel "Gelsomino notturno" mira a conferire alla parola un rilievo assoluto, al di là della semantica tradizionale, e si appoggia alle complesse strategie del fonosimbolismo, della suggestione evocativa, della funzione quasi ipnotica del ritmo. Viene ripercorsa la genesi del testo poetico a partire dalle prime testimonianze manoscritte, dai riscontri botanici utilizzati da Pascoli, e da altre fonti sino ad ora insospettate (Goethe e Lessing), nella prospettiva di dare un'idea della vertigine creativa che fa del "Gelsomino notturno" uno dei pochi testi della nostra letteratura davvero meritevole di venir collocato accanto ai grandi esiti della letteratura simbolista.
«Il gelsomino notturno». Una lettura
Gianmarco Gaspari
2018-01-01
Abstract
La ricerca condotta da Pascoli nel "Gelsomino notturno" mira a conferire alla parola un rilievo assoluto, al di là della semantica tradizionale, e si appoggia alle complesse strategie del fonosimbolismo, della suggestione evocativa, della funzione quasi ipnotica del ritmo. Viene ripercorsa la genesi del testo poetico a partire dalle prime testimonianze manoscritte, dai riscontri botanici utilizzati da Pascoli, e da altre fonti sino ad ora insospettate (Goethe e Lessing), nella prospettiva di dare un'idea della vertigine creativa che fa del "Gelsomino notturno" uno dei pochi testi della nostra letteratura davvero meritevole di venir collocato accanto ai grandi esiti della letteratura simbolista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.