Il testo incompiuto sulla filosofia del linguaggio di Merleau-Ponty, scritto negli anni cinquanta del Novecento e pubblicato postumo a cura di Claude Lefort nel 1964, viene interpretato come il punto di rottura rispetto all'interpretazione esistenziale del linguaggio di Jean-Paul Sartre, e al contempo come il precursore di riflessioni sul linguaggio e sull'autore che Roland Barthes, Maurice Blanchot, Michel Foucault e altri svilupperanno alla fine degli anni Sessanta. In particolare, il confronto con Lei moto et lei cose di Foucault, opera del 1966, ne mostra le molte concordanze, nonché il possibile esito che La prose du monde avrebbe potuto sviluppare se Merleau-Ponty, precocemente scomparso nel 1961, avesse avuto il tempo di completarla.
Non più e non ancora: un testo incompiuto di Maurice Merleau-Ponty, in Maurice Merleau-Ponty, La prosa del mondo, a cura di Pierre Dalla Vigna, pp. 7-16
Pierre Dalla Vigna
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2019-01-01
Abstract
Il testo incompiuto sulla filosofia del linguaggio di Merleau-Ponty, scritto negli anni cinquanta del Novecento e pubblicato postumo a cura di Claude Lefort nel 1964, viene interpretato come il punto di rottura rispetto all'interpretazione esistenziale del linguaggio di Jean-Paul Sartre, e al contempo come il precursore di riflessioni sul linguaggio e sull'autore che Roland Barthes, Maurice Blanchot, Michel Foucault e altri svilupperanno alla fine degli anni Sessanta. In particolare, il confronto con Lei moto et lei cose di Foucault, opera del 1966, ne mostra le molte concordanze, nonché il possibile esito che La prose du monde avrebbe potuto sviluppare se Merleau-Ponty, precocemente scomparso nel 1961, avesse avuto il tempo di completarla.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.