Nelle raccolte grafiche della Veneranda Biblioteca Ambrosiana si conserva un corpus di incisioni di mano della “pittrice delle grazie”, Angelica Kauffmann (Coira, 1741 – Roma, 1807). Si tratta di lavori eseguiti principalmente durante il viaggio di formazione in Italia dell’artista che ebbe luogo tra il 1762 er la prima metà del 1766,. Si trattò di un’esperienza di fondamentale importanza non solo per il suo percorso formativo, arricchito dallo studio diretto di celebri quadrerie principesche e di collezioni private, ma anche per la complessa rete di relazioni che la giovane poté avviare e che, in taluni casi, la accompagnarono per tutta la sua lunga e feconda carriera. Il contributo intende indagare l’origine del nucleo di stampe ambriosiano alla luce dei rapporti che la pittrice intrattenne con svariati esponenti della Lombardia asburgica dagli anni Sessanta del Settecento sino all’affermarsi del governo francese, usufruendo anche di documenti inediti. Si inserisce in questo poco indagato filone di ricerca sulla biografia dell’artista, anche il riutilizzo dell’incisione del ritratto di Joahnn Joachim Winckelmann, uscito dal pennello della stessa Kauffmann, per arricchire l’apparato illustrativo della prima traduzione in lingua italiana del volume Geschichte der Kunst des Alterthums ossia la Storia delle Arti del disegno presso gli antichi, pubblicata a Milano nel 1779 per volontà del governo austriaco.
Angelica Kauffmann e Milano: dal viaggio di gioventù alle stampe della Veneranda Biblioteca Ambrosiana
Facchin Laura
2018-01-01
Abstract
Nelle raccolte grafiche della Veneranda Biblioteca Ambrosiana si conserva un corpus di incisioni di mano della “pittrice delle grazie”, Angelica Kauffmann (Coira, 1741 – Roma, 1807). Si tratta di lavori eseguiti principalmente durante il viaggio di formazione in Italia dell’artista che ebbe luogo tra il 1762 er la prima metà del 1766,. Si trattò di un’esperienza di fondamentale importanza non solo per il suo percorso formativo, arricchito dallo studio diretto di celebri quadrerie principesche e di collezioni private, ma anche per la complessa rete di relazioni che la giovane poté avviare e che, in taluni casi, la accompagnarono per tutta la sua lunga e feconda carriera. Il contributo intende indagare l’origine del nucleo di stampe ambriosiano alla luce dei rapporti che la pittrice intrattenne con svariati esponenti della Lombardia asburgica dagli anni Sessanta del Settecento sino all’affermarsi del governo francese, usufruendo anche di documenti inediti. Si inserisce in questo poco indagato filone di ricerca sulla biografia dell’artista, anche il riutilizzo dell’incisione del ritratto di Joahnn Joachim Winckelmann, uscito dal pennello della stessa Kauffmann, per arricchire l’apparato illustrativo della prima traduzione in lingua italiana del volume Geschichte der Kunst des Alterthums ossia la Storia delle Arti del disegno presso gli antichi, pubblicata a Milano nel 1779 per volontà del governo austriaco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.