Tra dissuasione e persuasione: l’efficacia conformativa della norma penale e il banco di prova dei reati contro la pubblica amministrazione

Nel contesto di una riflessione multidisciplinare sulla capacità dell’azione e della norma lato sensu pubblicistica di condizionare il comportamento dei destinatari, riassunta nei contributi del volume collettaneo che ospita il saggio, quest’ultimo si interroga in particolare sulla capacità di persuasione della norma penale, evidenziando i punti di contatto tra efficacia conformativa e legittimazione della norma penale, nonché tra efficacia conformativa e concezione della pena. È in rapporto alle concezioni relative e preventive (prevenzione generale e speciale), peraltro, che l’efficacia conformativa della norma penale di esalta con un abbinamento elettivo delle rispettive declinazioni ‘negative’ e ‘positive’ con i poli della deterrenza/dissuasione e della persuasione. Dopo aver considerato le ragioni di ‘convenienza’ per il legislatore dell’investimento sulla dissuasione o sulla persuasione, il lavoro esamina come banco di prova la più recente politica criminale in tema di reati contro la pubblica amministrazione (dalla l. 190/2012 alla l. 3/2019).