Queste pagine, in calce al volume di Luciana Borsatti, esaminano le ragioni storiche della diffidenza iraniana nei confronti di inglesi e russi. L’Iran è diverso dai Paesi che lo circondano: non è arabo; è sì musulmano ma nella versione minoritaria sciita duodecimana; la lingua comune ai suoi 86 milioni di abitanti è il persiano, un idioma indoeuropeo e quindi non semitico come l’arabo. Inoltre, a differenza dei Paesi limitrofi, l’Iran non è mai stato colonia. Ciò non di meno, è stato nella sfera di influenza degli inglesi (a Sud) e dei russi e successivamente dei sovietici (a Nord). Di conseguenza, ancora oggi gli iraniani diffidano delle mire espansionistiche di Londra e Mosca. Ed è anche per questo retaggio della Storia che, in seguito alle proteste scatenate dalla morte della ventiduenne curda Mahsa Amini il 16 settembre 2022, la leadership iraniana non ha perso occasione per accusare i manifestanti di essere in qualche misura sobillati da potenze straniere, in primis Stati Uniti (nel frattempo succeduti nel ruolo di primo nemico dell’indipendenza di Teheran) e Gran Bretagna.

Postfazione. Non solo «Morte agli USA» Le ragioni storiche della diffidenza iraniana nei confronti di inglesi e russi.

Farian Sabahi
2023-01-01

Abstract

Queste pagine, in calce al volume di Luciana Borsatti, esaminano le ragioni storiche della diffidenza iraniana nei confronti di inglesi e russi. L’Iran è diverso dai Paesi che lo circondano: non è arabo; è sì musulmano ma nella versione minoritaria sciita duodecimana; la lingua comune ai suoi 86 milioni di abitanti è il persiano, un idioma indoeuropeo e quindi non semitico come l’arabo. Inoltre, a differenza dei Paesi limitrofi, l’Iran non è mai stato colonia. Ciò non di meno, è stato nella sfera di influenza degli inglesi (a Sud) e dei russi e successivamente dei sovietici (a Nord). Di conseguenza, ancora oggi gli iraniani diffidano delle mire espansionistiche di Londra e Mosca. Ed è anche per questo retaggio della Storia che, in seguito alle proteste scatenate dalla morte della ventiduenne curda Mahsa Amini il 16 settembre 2022, la leadership iraniana non ha perso occasione per accusare i manifestanti di essere in qualche misura sobillati da potenze straniere, in primis Stati Uniti (nel frattempo succeduti nel ruolo di primo nemico dell’indipendenza di Teheran) e Gran Bretagna.
2023
9788868266929
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