Il castello di Melegnano è una fondazione medioevale milanese ricostruita nel Trecento dai Visconti e trasformata a metà Cinquecento in un sontuoso palazzo manieristico. Lo studio qui pubblicato offre una lettura puntuale e unitaria del complesso, di cui si ripercorre da un lato l’evoluzione storico-architettonica e dall’altra quella politico-culturale: il castello, in memoria del grande condottiero Gian Giacomo Medici il Medeghino, s’inserisce nella vasta attività di committenza promossa da Gian Angelo Medici, futuro papa Pio IV (1559-1565), nonché zio di Carlo Borromeo, che ha lasciato importanti testimonianze a Milano, Roma e nei territori pontifici. Particolare attenzione è dedicata al vasto ciclo di affreschi voluto dal futuro papa che orna e qualifica gli ambienti, il cui programma iconografico, di matrice classicista e di forte discendenza da Erasmo, sottende precise allusioni alla realtà politica e religiosa dell’epoca: realizzato dalla famiglia dei Pozzo di Valsolda, artisti specializzati nelle figurazioni delle residenze urbane e rurali della nobiltà milanese, si inserisce pienamente nel contesto del manierismo internazionale.
Pio IV Medici e il castello di Melegnano. Un grande palazzo del Manierismo europeo
Andrea Spiriti
2022-01-01
Abstract
Il castello di Melegnano è una fondazione medioevale milanese ricostruita nel Trecento dai Visconti e trasformata a metà Cinquecento in un sontuoso palazzo manieristico. Lo studio qui pubblicato offre una lettura puntuale e unitaria del complesso, di cui si ripercorre da un lato l’evoluzione storico-architettonica e dall’altra quella politico-culturale: il castello, in memoria del grande condottiero Gian Giacomo Medici il Medeghino, s’inserisce nella vasta attività di committenza promossa da Gian Angelo Medici, futuro papa Pio IV (1559-1565), nonché zio di Carlo Borromeo, che ha lasciato importanti testimonianze a Milano, Roma e nei territori pontifici. Particolare attenzione è dedicata al vasto ciclo di affreschi voluto dal futuro papa che orna e qualifica gli ambienti, il cui programma iconografico, di matrice classicista e di forte discendenza da Erasmo, sottende precise allusioni alla realtà politica e religiosa dell’epoca: realizzato dalla famiglia dei Pozzo di Valsolda, artisti specializzati nelle figurazioni delle residenze urbane e rurali della nobiltà milanese, si inserisce pienamente nel contesto del manierismo internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.