Nel saggio è ricostruita la storia artistico-architettonica della chiesa di San Giovanni Battista dagli anni Trenta del XIX secolo al quarto decennio del XX. Una prima tappa nodale nel processo di riqualificazione coincide con la costruzione e con il decoro del nuovo altare maggiore (1832-1833), progettato da Ferdinando Albertolli e impreziosito dalle sculture di Pietro Ferroni. Nel 1873, invece, il pittore-decoratore Salvatore Polli è incaricato della ridipintura degli interni, condotta privilegiando un classicismo eclettico di nitida derivazione accademica. Cronologicamente prossima a questi interventi è la pala d’altare di Jost Vital Troxler, raffigurante la Resurrezione di Cristo, per la quale si è individuato il modello di riferimento. Il Novecento vede il susseguirsi di una serie di interventi di rimaneggiamento e di restauro, in primis degli altari laterali, degli ornati dipinti e della sagrestia, condotti da vari professionisti operosi dal 1915 al 1939: da Pietro Meneghelli, già attivo nella chiesa alla fine del secolo precedente, a Tobia Giacomo e Fulvio Taddeo Carloni; da Silvio Soldati a Carlo e Rino Tami.
Da Ferdinando Albertolli a Carlo e Rino Tami. La parrocchiale di Sonvico fra Otto e Novecento
Ferrario Massimiliano
2024-01-01
Abstract
Nel saggio è ricostruita la storia artistico-architettonica della chiesa di San Giovanni Battista dagli anni Trenta del XIX secolo al quarto decennio del XX. Una prima tappa nodale nel processo di riqualificazione coincide con la costruzione e con il decoro del nuovo altare maggiore (1832-1833), progettato da Ferdinando Albertolli e impreziosito dalle sculture di Pietro Ferroni. Nel 1873, invece, il pittore-decoratore Salvatore Polli è incaricato della ridipintura degli interni, condotta privilegiando un classicismo eclettico di nitida derivazione accademica. Cronologicamente prossima a questi interventi è la pala d’altare di Jost Vital Troxler, raffigurante la Resurrezione di Cristo, per la quale si è individuato il modello di riferimento. Il Novecento vede il susseguirsi di una serie di interventi di rimaneggiamento e di restauro, in primis degli altari laterali, degli ornati dipinti e della sagrestia, condotti da vari professionisti operosi dal 1915 al 1939: da Pietro Meneghelli, già attivo nella chiesa alla fine del secolo precedente, a Tobia Giacomo e Fulvio Taddeo Carloni; da Silvio Soldati a Carlo e Rino Tami.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.