La prima parte del contributo ricostruisce la storia artistica ottocentesca della chiesa di San Michele e dell’oratorio di San Giorgio e di Santa Maria Maddalena, le cui pitture, sino a oggi ritenute tutte di mano dei fratelli Tommaso e Stefano Calgari, furono l’esito di un più complesso lavoro di équipe che coinvolse – limitatamente alla parrocchiale – l’arognese Augusto Artari, attivo soprattutto in Valle d’Aosta e attestato per la prima volta in Cantone Ticino proprio per operare in Leventina. La seconda sezione è dedicata agli ammodernamenti novecenteschi di San Michele: dall’arco trionfale dipinto da Emilio Maria Beretta alla Via Crucis cimiteriale di Fra’ Roberto Pasotti, sino all’adeguamento liturgico post-conciliare dell’area del presbiterio, coordinato dagli architetti Alberto Finzi e Paolo Zürcher, i quali si avvalsero della collaborazione dell’accreditato scultore Remo Rossi, autore del rinnovato altare maggiore che rimpiazzò il costrutto classicista di Pietro Andreoletti, degli arredi sacri e del grande Crocifisso bronzeo del coro.
Dai fratelli Calgari a Remo Rossi. La parrocchiale e l’oratorio di San Giorgio e della Maddalena fra Otto e Novecento
Massimiliano Ferrario
2024-01-01
Abstract
La prima parte del contributo ricostruisce la storia artistica ottocentesca della chiesa di San Michele e dell’oratorio di San Giorgio e di Santa Maria Maddalena, le cui pitture, sino a oggi ritenute tutte di mano dei fratelli Tommaso e Stefano Calgari, furono l’esito di un più complesso lavoro di équipe che coinvolse – limitatamente alla parrocchiale – l’arognese Augusto Artari, attivo soprattutto in Valle d’Aosta e attestato per la prima volta in Cantone Ticino proprio per operare in Leventina. La seconda sezione è dedicata agli ammodernamenti novecenteschi di San Michele: dall’arco trionfale dipinto da Emilio Maria Beretta alla Via Crucis cimiteriale di Fra’ Roberto Pasotti, sino all’adeguamento liturgico post-conciliare dell’area del presbiterio, coordinato dagli architetti Alberto Finzi e Paolo Zürcher, i quali si avvalsero della collaborazione dell’accreditato scultore Remo Rossi, autore del rinnovato altare maggiore che rimpiazzò il costrutto classicista di Pietro Andreoletti, degli arredi sacri e del grande Crocifisso bronzeo del coro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.