L'articolo analizza l'evoluzione del debito pubblico italiano dall’Unità ad oggi, evidenziando cinque fasi di accumulazione e quattro di riduzione del rapporto debito/PIL. Si concentra in particolare sul periodo compreso tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, anni caratterizzati dalla necessità di gestire l'enorme debito pubblico accumulato durante il conflitto. Un’attenzione particolare è dedicata alla politica economica di Alberto De’ Stefani e Giuseppe Volpi, ministri delle Finanze del fascismo, e ai negoziati sul debito di guerra con gli Stati Uniti e il Regno Unito, nel contesto della controversa questione internazionale delle riparazioni belliche. L’Italia, dopo aver ottenuto una significativa riduzione del debito grazie alla ristrutturazione dei debiti con Stati Uniti e Regno Unito nel 1925-26, dichiarò default nel 1934, in seguito al fallimento della Conferenza di Losanna del 1932 nel garantire un condono del debito estero. Il focus del lavoro è principalmente l’Italia, ma non viene trascurata una dimensione comparata del fenomeno. In sintesi, la gestione del debito estero italiano si configura come un laboratorio politico e diplomatico complesso, il cui esito influenzò profondamente le finanze pubbliche italiane e le relazioni internazionali del nostro paese.
Una montagna di debiti. L'Italia e la gestione del debito pubblico tra le due guerre
Astore M
2020-01-01
Abstract
L'articolo analizza l'evoluzione del debito pubblico italiano dall’Unità ad oggi, evidenziando cinque fasi di accumulazione e quattro di riduzione del rapporto debito/PIL. Si concentra in particolare sul periodo compreso tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, anni caratterizzati dalla necessità di gestire l'enorme debito pubblico accumulato durante il conflitto. Un’attenzione particolare è dedicata alla politica economica di Alberto De’ Stefani e Giuseppe Volpi, ministri delle Finanze del fascismo, e ai negoziati sul debito di guerra con gli Stati Uniti e il Regno Unito, nel contesto della controversa questione internazionale delle riparazioni belliche. L’Italia, dopo aver ottenuto una significativa riduzione del debito grazie alla ristrutturazione dei debiti con Stati Uniti e Regno Unito nel 1925-26, dichiarò default nel 1934, in seguito al fallimento della Conferenza di Losanna del 1932 nel garantire un condono del debito estero. Il focus del lavoro è principalmente l’Italia, ma non viene trascurata una dimensione comparata del fenomeno. In sintesi, la gestione del debito estero italiano si configura come un laboratorio politico e diplomatico complesso, il cui esito influenzò profondamente le finanze pubbliche italiane e le relazioni internazionali del nostro paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.