Il quartiere Barona, nell’area sud-ovest di Milano e fino a un ventennio fa considerato marginale, è diventato protagonista di un processo di rigenerazione a cui ha contribuito anche la presenza dell’università all’interno di un quadro di politiche di riqualificazione che hanno interessato la città. Lo studio di caso Barona viene scelto come testimone di processi di territorializzazione tipici della città post-industriale in cui hub culturali, design, spazi espositivi, hub creativi, associazionismo si relazionano con un tessuto sociale composito e resiliente attraverso iniziative partecipate che contribuiscono alla reificazione degli spazi in origine rurali, ovvero in una “ruralità urbanizzata”. Abbracciando la prospettiva della public geography, intendiamo analizzare come nel tempo i progetti di ricerca azione di respiro geografico (paesaggio sensoriale, passeggiate urbane, mostre fotografiche, documentari), attraverso interviste semistrutturate, mappe di comunità e osservazione partecipata, abbiano consolidato relazioni socio-culturali tra la comunità del polo universitario IULM e quella locale. Questo tipo di esperienza permette una riflessione più ampia sul ruolo dell'università oltre la torre d’avorio, una università a cui viene chiesto di essere attore proattivo sul territorio tra processi di rigenerazione e rischi di gentrificazione, la cui presenza e azione in contesti urbani marginali può essere tanto centrale quanto critica.

L'Università al centro della periferia. il caso IULM nel quartiere Barona di Milano

Valeria Pecorelli
Writing – Original Draft Preparation
;
2022-01-01

Abstract

Il quartiere Barona, nell’area sud-ovest di Milano e fino a un ventennio fa considerato marginale, è diventato protagonista di un processo di rigenerazione a cui ha contribuito anche la presenza dell’università all’interno di un quadro di politiche di riqualificazione che hanno interessato la città. Lo studio di caso Barona viene scelto come testimone di processi di territorializzazione tipici della città post-industriale in cui hub culturali, design, spazi espositivi, hub creativi, associazionismo si relazionano con un tessuto sociale composito e resiliente attraverso iniziative partecipate che contribuiscono alla reificazione degli spazi in origine rurali, ovvero in una “ruralità urbanizzata”. Abbracciando la prospettiva della public geography, intendiamo analizzare come nel tempo i progetti di ricerca azione di respiro geografico (paesaggio sensoriale, passeggiate urbane, mostre fotografiche, documentari), attraverso interviste semistrutturate, mappe di comunità e osservazione partecipata, abbiano consolidato relazioni socio-culturali tra la comunità del polo universitario IULM e quella locale. Questo tipo di esperienza permette una riflessione più ampia sul ruolo dell'università oltre la torre d’avorio, una università a cui viene chiesto di essere attore proattivo sul territorio tra processi di rigenerazione e rischi di gentrificazione, la cui presenza e azione in contesti urbani marginali può essere tanto centrale quanto critica.
2022
Società di Studi Geografici
9788894690118
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