William Bunge è stato un geografo il cui percorso, poco convenzionale, è ritenuto accademicamente rilevante per gli studi urbani. Se la sua figura è stata spesso mitizzata negli Stati Uniti, in Europa, e in particolare in Italia, risulta essere ancora poco conosciuta. Come geografo è stato protagonista controverso di diversi dipartimenti di geografia statunitensi dalla metà degli anni Sessanta. Tuttavia, la parte più significativa del suo lavoro scientifico si è svolta oltre le mura dell’accademia, nelle comunità marginalizzate di Detroit, attraverso le “esplorazioni urbane” con gli “strumenti geografici dell’Impero” (carte, bussole, taccuino, ecc…) al servizio dei poveri. Anticipando pratiche di ricerca della geografia radicale Bunge insieme a Gwendalyn Warren, attivista afroamericana ha fondato il Detroit Geographical Expedition Institute (DGEI) in un esperimento di co-progettazione di ricerca per un cambiamento sociale, coinvolgendo attivamente centinaia di persone residenti a Detroit tra il 1968 e il 1972. Il volume presenta il lavoro di Bunge realizzato con il DGEI a Detroit, mediante riflessioni frutto di letture di articoli e testi del geografo statunitense, integrate dalla traduzione di documenti archivistici, interviste ai membri del DGEI e commenti accademici di respiro internazionale. L’esperienza del DGEI è ancora oggi rilevante per tutti coloro che si occupano di disuguaglianza, ingiustizia sociale e diritto alla città e sono alla ricerca di nuove direzioni e metodologie di ricerca.

Geografia di una rivoluzione urbana: William Bunge e il DGEI

Valeria Pecorelli
Primo
2025-01-01

Abstract

William Bunge è stato un geografo il cui percorso, poco convenzionale, è ritenuto accademicamente rilevante per gli studi urbani. Se la sua figura è stata spesso mitizzata negli Stati Uniti, in Europa, e in particolare in Italia, risulta essere ancora poco conosciuta. Come geografo è stato protagonista controverso di diversi dipartimenti di geografia statunitensi dalla metà degli anni Sessanta. Tuttavia, la parte più significativa del suo lavoro scientifico si è svolta oltre le mura dell’accademia, nelle comunità marginalizzate di Detroit, attraverso le “esplorazioni urbane” con gli “strumenti geografici dell’Impero” (carte, bussole, taccuino, ecc…) al servizio dei poveri. Anticipando pratiche di ricerca della geografia radicale Bunge insieme a Gwendalyn Warren, attivista afroamericana ha fondato il Detroit Geographical Expedition Institute (DGEI) in un esperimento di co-progettazione di ricerca per un cambiamento sociale, coinvolgendo attivamente centinaia di persone residenti a Detroit tra il 1968 e il 1972. Il volume presenta il lavoro di Bunge realizzato con il DGEI a Detroit, mediante riflessioni frutto di letture di articoli e testi del geografo statunitense, integrate dalla traduzione di documenti archivistici, interviste ai membri del DGEI e commenti accademici di respiro internazionale. L’esperienza del DGEI è ancora oggi rilevante per tutti coloro che si occupano di disuguaglianza, ingiustizia sociale e diritto alla città e sono alla ricerca di nuove direzioni e metodologie di ricerca.
2025
9788881074822
Pecorelli, Valeria
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