Il saggio analizza la persistenza e la metamorfosi dell’immaginario seicentesco nella cultura figurativa europea tra Sette e Ottocento, dalle citazioni rubensiane di Fragonard e Cosway al revival barocco e neogotico di Ingres, Delaroche, Delacroix e Hayez. In tale contesto, la pittura di storia si rinnova attraverso una sensibilità romantica attenta al dato filologico e all’emozione drammatica. Il percorso conduce quindi alla traduzione figurativa de I Promessi Sposi, emblema dell’incontro tra pittura di storia e illustrazione. Dalle prime incisioni di Gallo Gallina alle tavole di Gonin per la Quarantana manzoniana (1840), l’immagine assume funzione narrativa e pedagogica, mediando tra fedeltà storica e invenzione. Seguono le riletture di Molteni, Bianchi, Sala e Bertini, fino alle grandi campagne illustrative postunitarie, da Trécourt a Previati, culminanti nel simbolismo di fine secolo. In tale scenario, il romanzo manzoniano fu catalizzatore di una memoria visiva nazionale, erede della pittura di storia e fondamento dell’identità artistica italiana moderna.
Dalla pittura di storia all’illustrazione dei Promessi Sposi: l’immagine del Seicento nel XIX secolo
Ferrario Massimiliano
2025-01-01
Abstract
Il saggio analizza la persistenza e la metamorfosi dell’immaginario seicentesco nella cultura figurativa europea tra Sette e Ottocento, dalle citazioni rubensiane di Fragonard e Cosway al revival barocco e neogotico di Ingres, Delaroche, Delacroix e Hayez. In tale contesto, la pittura di storia si rinnova attraverso una sensibilità romantica attenta al dato filologico e all’emozione drammatica. Il percorso conduce quindi alla traduzione figurativa de I Promessi Sposi, emblema dell’incontro tra pittura di storia e illustrazione. Dalle prime incisioni di Gallo Gallina alle tavole di Gonin per la Quarantana manzoniana (1840), l’immagine assume funzione narrativa e pedagogica, mediando tra fedeltà storica e invenzione. Seguono le riletture di Molteni, Bianchi, Sala e Bertini, fino alle grandi campagne illustrative postunitarie, da Trécourt a Previati, culminanti nel simbolismo di fine secolo. In tale scenario, il romanzo manzoniano fu catalizzatore di una memoria visiva nazionale, erede della pittura di storia e fondamento dell’identità artistica italiana moderna.| File | Dimensione | Formato | |
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