Il presente volume rappresenta un tentativo di interpretazione filosofica globale dei risultati emersi negli ultimi trent'anni dallo studio del caos deterministico e dei sistemi dinamici complessi. Dopo una sintetica ma sistematica esposizione di tali risultati e la messa a fuoco delle questioni più rilevanti dal punto di vista filosofico, l'autore affronta in primo luogo il problema dell'esatto significato del termine "complessità", per il quale non esiste a tutt'oggi una definizione universalmente accettata, proponendone egli stesso una nuova, elaborata a partire da un'attenta analisi di quelle fin qui avanzate dai principali esperti del settore. A partire da essa viene quindi esaminato il contributo che da queste scoperte si può ricavare in ordine ad alcuni classici problemi filosofici, quali l'autonomia e la gerarchia delle diverse scienze, il primato della spiegazione sulla previsione, lo statuto della matematica, l'intenzionalità, l'astrazione, il finalismo e soprattutto la questione del riduzionismo ontologico, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra il corpo e la mente, indagati in relazione non soltanto all'uomo, ma anche agli altri esseri viventi. Il libro si chiude con un'Appendice dedicata alle inquietanti implicazioni di caos e complessità sulla genetica e con un breve sguardo gettato ad alcune tanto misconosciute quanto sorprendenti scoperte che di recente hanno fatto sospettare che un ordine ancor più complesso e inafferrabile di quello soggiacente alle dinamiche caotiche sia alla base anche di processi all'apparenza totalmente casuali.
Filosofia del caos
MUSSO, PAOLO
1997-01-01
Abstract
Il presente volume rappresenta un tentativo di interpretazione filosofica globale dei risultati emersi negli ultimi trent'anni dallo studio del caos deterministico e dei sistemi dinamici complessi. Dopo una sintetica ma sistematica esposizione di tali risultati e la messa a fuoco delle questioni più rilevanti dal punto di vista filosofico, l'autore affronta in primo luogo il problema dell'esatto significato del termine "complessità", per il quale non esiste a tutt'oggi una definizione universalmente accettata, proponendone egli stesso una nuova, elaborata a partire da un'attenta analisi di quelle fin qui avanzate dai principali esperti del settore. A partire da essa viene quindi esaminato il contributo che da queste scoperte si può ricavare in ordine ad alcuni classici problemi filosofici, quali l'autonomia e la gerarchia delle diverse scienze, il primato della spiegazione sulla previsione, lo statuto della matematica, l'intenzionalità, l'astrazione, il finalismo e soprattutto la questione del riduzionismo ontologico, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra il corpo e la mente, indagati in relazione non soltanto all'uomo, ma anche agli altri esseri viventi. Il libro si chiude con un'Appendice dedicata alle inquietanti implicazioni di caos e complessità sulla genetica e con un breve sguardo gettato ad alcune tanto misconosciute quanto sorprendenti scoperte che di recente hanno fatto sospettare che un ordine ancor più complesso e inafferrabile di quello soggiacente alle dinamiche caotiche sia alla base anche di processi all'apparenza totalmente casuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.