Pubblicate incomplete nel 1889 da Gabrio Casati jr., le Memorie di Federico Confalonieri vengono presentate per la prima volta in edizione integrale, corredate da note critiche e precedute da un corposo saggio biografico e storiografico sulla figura del patrizio milanese. Arrestato il 13 dicembre 1821, processato, condannato a morte e, dopo la grazia dell'imperatore, al carcere duro a vita, Federico Confalonieri scrisse queste Memorie nel 1829, durante il sesto anno di prigionia nella fortezza morava dello Spielberg. Primo interprete della trama del 1821, che nella cultura diffusa e nella storiografia fu elevata a simbolo di martirio per la libertà e l'indipendenza italiana, il patrizio milanese narra con equilibrato trasporto e coinvolgimento la sua esperienza: dal romantico tentativo di fuga attraverso i tetti per evitare l'arresto sino al processo, al colloquio con il principe di Metternich che tentò di estorcergli informazioni sulle società segrete, e ancora, ai primi anni di prigionia. Ma non solo. Desideroso di far conoscere la 'sua' verità alla moglie, Confalonieri offre una lucida analisi dei primi anni della Restaurazione austriaca: la caduta di Eugenio Beauharnais, le vane speranze per un Regno indipendente e, dopo il Congresso di Vienna, l'azione delle società segrete e la febbrile attività dei "liberali" in tutte quelle iniziative pedagogiche e sociali - dall'illuminazione a gas alle scuole di mutuo insegnamento - che costituirono un nuovo fronte di sfida all'autorità austriaca, il fronte della direzione della società.
Federico Confalonieri. Memorie
ORECCHIA, ANTONIO MARIA
2004-01-01
Abstract
Pubblicate incomplete nel 1889 da Gabrio Casati jr., le Memorie di Federico Confalonieri vengono presentate per la prima volta in edizione integrale, corredate da note critiche e precedute da un corposo saggio biografico e storiografico sulla figura del patrizio milanese. Arrestato il 13 dicembre 1821, processato, condannato a morte e, dopo la grazia dell'imperatore, al carcere duro a vita, Federico Confalonieri scrisse queste Memorie nel 1829, durante il sesto anno di prigionia nella fortezza morava dello Spielberg. Primo interprete della trama del 1821, che nella cultura diffusa e nella storiografia fu elevata a simbolo di martirio per la libertà e l'indipendenza italiana, il patrizio milanese narra con equilibrato trasporto e coinvolgimento la sua esperienza: dal romantico tentativo di fuga attraverso i tetti per evitare l'arresto sino al processo, al colloquio con il principe di Metternich che tentò di estorcergli informazioni sulle società segrete, e ancora, ai primi anni di prigionia. Ma non solo. Desideroso di far conoscere la 'sua' verità alla moglie, Confalonieri offre una lucida analisi dei primi anni della Restaurazione austriaca: la caduta di Eugenio Beauharnais, le vane speranze per un Regno indipendente e, dopo il Congresso di Vienna, l'azione delle società segrete e la febbrile attività dei "liberali" in tutte quelle iniziative pedagogiche e sociali - dall'illuminazione a gas alle scuole di mutuo insegnamento - che costituirono un nuovo fronte di sfida all'autorità austriaca, il fronte della direzione della società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.