In questo articolo esamino il conflitto oggi esistente tra la concezione di ragione "chiusa" elaborata dal neopositivismo (che la riduceva alla logica) e successivamente criticata ma non realmente superata da Popper e dal relativismo epistemologico e quella "aperta" basata sul concetto chiave di intenzionalità (che riconosce l'esistenza di una capacità non logica bensì intuitiva della nostra ragione di "vedere" l'universale e il necessario dentro il particolare e il contingente). Dopo aver chiarito come questa vicenda non riguardi la sola epistemologia e sia in effetti solo l'ultima tappa di una storia iniziata molto tempo prima, con Cartesio e i suoi successori, mostro che, per quanto oggi largamente minoritaria, è solo la concezione "aperta" e intenzionale di ragione che può sperare di superare le difficoltà in qui si è impantanata la filosofia contemporanea, della scienza e non.
Il conflitto delle ragioni
MUSSO, PAOLO
2006-01-01
Abstract
In questo articolo esamino il conflitto oggi esistente tra la concezione di ragione "chiusa" elaborata dal neopositivismo (che la riduceva alla logica) e successivamente criticata ma non realmente superata da Popper e dal relativismo epistemologico e quella "aperta" basata sul concetto chiave di intenzionalità (che riconosce l'esistenza di una capacità non logica bensì intuitiva della nostra ragione di "vedere" l'universale e il necessario dentro il particolare e il contingente). Dopo aver chiarito come questa vicenda non riguardi la sola epistemologia e sia in effetti solo l'ultima tappa di una storia iniziata molto tempo prima, con Cartesio e i suoi successori, mostro che, per quanto oggi largamente minoritaria, è solo la concezione "aperta" e intenzionale di ragione che può sperare di superare le difficoltà in qui si è impantanata la filosofia contemporanea, della scienza e non.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.