Lo studio vuole contribuire alla conoscenza delle brughiere pedemontane a Calluna vulgaris (brugo) dell’Italia settentrionale, ai fini di individuare elementi rilevanti per la gestione e la conservazione. L’area di studio è compresa nella porzione collinare e planiziale della provincia di Como e in un breve tratto di quella di Milano. Sono stati impiegati i Generalized Linear Models per individuare quali tra le variabili ambientali interpretino più adeguatamente la distribuzione delle brughiere. Il modello finale indica un’influenza positiva della geomorfologia (rilievi prealpini e depositi mindeliani), del bioclima (indice di Gams), della ricorrenza degli incendi e negativa del suolo (ultisols). La superficie potenzialmente occupata dalle brughiere corrisponde a circa il 7% del territorio attualmente a bosco, a prato oppure coltivato; tuttavia le brughiere si estendono oggi su meno dell’1% di questa superficie. La copertura della canopy influisce negativamente sulla presenza delle brughiere, con valori di Leaf Area Index tra 1.5-2.3, rilevanti una progressiva riduzione nella frequenza di brugo. Si desume pertanto il complessivo carattere relittuale di questo tipo di vegetazione, da ricollegarsi al diffuso abbandono della gestione tradizionale.Emerge in definitiva la necessità di dare ampio impulso ad attività che sostengono la conservazione e il ripristino delle brughiere.
Modelli interpretativi della distribuzione delle brughiere pedemontane ai fini gestionali.
BRUSA, GUIDO;CERABOLINI, BRUNO ENRICO LEONE
2008-01-01
Abstract
Lo studio vuole contribuire alla conoscenza delle brughiere pedemontane a Calluna vulgaris (brugo) dell’Italia settentrionale, ai fini di individuare elementi rilevanti per la gestione e la conservazione. L’area di studio è compresa nella porzione collinare e planiziale della provincia di Como e in un breve tratto di quella di Milano. Sono stati impiegati i Generalized Linear Models per individuare quali tra le variabili ambientali interpretino più adeguatamente la distribuzione delle brughiere. Il modello finale indica un’influenza positiva della geomorfologia (rilievi prealpini e depositi mindeliani), del bioclima (indice di Gams), della ricorrenza degli incendi e negativa del suolo (ultisols). La superficie potenzialmente occupata dalle brughiere corrisponde a circa il 7% del territorio attualmente a bosco, a prato oppure coltivato; tuttavia le brughiere si estendono oggi su meno dell’1% di questa superficie. La copertura della canopy influisce negativamente sulla presenza delle brughiere, con valori di Leaf Area Index tra 1.5-2.3, rilevanti una progressiva riduzione nella frequenza di brugo. Si desume pertanto il complessivo carattere relittuale di questo tipo di vegetazione, da ricollegarsi al diffuso abbandono della gestione tradizionale.Emerge in definitiva la necessità di dare ampio impulso ad attività che sostengono la conservazione e il ripristino delle brughiere.File | Dimensione | Formato | |
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2008 - Pianura, 23 23-38 - Modelli interpretativi della distribuzione delle brughiere.pdf
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