L’ingresso nel nostro ordinamento processuale penale del concetto di ragionevolezza, veicolato dalle riforme in materia di regole di giudizio e di durata ragionevole del processo, suggerisce alcune riflessioni circa le peculiarità del contesto sociale e giuridico all’interno del quale si è formata la categoria della ragionevolezza quale nozione giuridica autonoma. Nei sistemi di common law, il concetto di ragionevolezza è una nozione pragmatica, che evoca un’idea di ragione attenuata, tollerante, aperta alle buone ragioni altrui ed a esigenze di equità. Lo stesso riferimento al concetto di ragionevolezza vale a imprimere al criterio della durata ragionevole del processo e al canone dell’“oltre ogni ragionevole dubbio” la tipica fisionomia di norme di principio, caratterizzate da una forte suggestione giusnaturalistica e da contenuti ampiamente indeterminati. Tali norme di principio a contenuto costituzionale trovano la loro naturale sedes materiae nel corpo della Costituzione piuttosto che nel codice. Al contrario, il nuovo testo dell’art. 533 c.p.p. costruisce inopinatamente quale regola immediatamente operativa una disposizione di principio, che rappresenta inoltre una norma intrusa rispetto al nostro sistema sin dalla formulazione linguistica.

Il concetto di ragionevolezza tra lessico e cultura del processo penale

CATALANO, ELENA MARIA
2011-01-01

Abstract

L’ingresso nel nostro ordinamento processuale penale del concetto di ragionevolezza, veicolato dalle riforme in materia di regole di giudizio e di durata ragionevole del processo, suggerisce alcune riflessioni circa le peculiarità del contesto sociale e giuridico all’interno del quale si è formata la categoria della ragionevolezza quale nozione giuridica autonoma. Nei sistemi di common law, il concetto di ragionevolezza è una nozione pragmatica, che evoca un’idea di ragione attenuata, tollerante, aperta alle buone ragioni altrui ed a esigenze di equità. Lo stesso riferimento al concetto di ragionevolezza vale a imprimere al criterio della durata ragionevole del processo e al canone dell’“oltre ogni ragionevole dubbio” la tipica fisionomia di norme di principio, caratterizzate da una forte suggestione giusnaturalistica e da contenuti ampiamente indeterminati. Tali norme di principio a contenuto costituzionale trovano la loro naturale sedes materiae nel corpo della Costituzione piuttosto che nel codice. Al contrario, il nuovo testo dell’art. 533 c.p.p. costruisce inopinatamente quale regola immediatamente operativa una disposizione di principio, che rappresenta inoltre una norma intrusa rispetto al nostro sistema sin dalla formulazione linguistica.
2011
Catalano, ELENA MARIA
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