L’analisi storico comparativa fa registrare una pluralità di modelli di tutela del principio nemo tenetur se detegere, corrispondenti a diverse combinazioni delle facoltà riconducibili al diritto di difendersi tacendo. I caratteri dei diversi modelli possono ricostruiti attraverso due chiavi esplicative, una di stampo ideologico-politico, l’altra squisitamente processuale. La piena tutela della libertà morale della persona può, infatti, trovare spazio nell’ambito di un modello processuale di tipo accusatorio e nel contesto di un ordine politico che graviti intorno all’individuo e che non subordini l’individuo al pubblico potere. Le rinnovate istanze giusnaturalistiche che hanno attraversato la cultura giuridica europea hanno consentito un ulteriore sviluppo delle potenzialità implicite nel canone nemo tenetur se detegere.
Diritto al silenzio, right not to be questioned e tutela dalla autoincriminazione. Note storico-comparative
CATALANO, ELENA MARIA
2011-01-01
Abstract
L’analisi storico comparativa fa registrare una pluralità di modelli di tutela del principio nemo tenetur se detegere, corrispondenti a diverse combinazioni delle facoltà riconducibili al diritto di difendersi tacendo. I caratteri dei diversi modelli possono ricostruiti attraverso due chiavi esplicative, una di stampo ideologico-politico, l’altra squisitamente processuale. La piena tutela della libertà morale della persona può, infatti, trovare spazio nell’ambito di un modello processuale di tipo accusatorio e nel contesto di un ordine politico che graviti intorno all’individuo e che non subordini l’individuo al pubblico potere. Le rinnovate istanze giusnaturalistiche che hanno attraversato la cultura giuridica europea hanno consentito un ulteriore sviluppo delle potenzialità implicite nel canone nemo tenetur se detegere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.