La fissazione di una componente acetabolare non cementata in una protesi totale d’anca dipende da un’iniziale stabilità meccanica, primaria, che deve essere ottenuta al momento del posizionamento dell’impianto e dalla successiva fissazione se- condaria. Negli ultimi anni, la ricerca ha sviluppato materiali a struttura tridimensionale, in modo da incrementare la porosità, il coeffi- ciente di attrito ed il modulo elastico. Tra i nuovi materiali spicca il tritanium, le cui caratteristiche principali sono: coefficiente di frizione pari a 1,01, modulo di elasticità pari a 4 Gpa, elevata porosità, dimensione dei pori compresa tra 311 a 546 microns. Nel periodo compreso tra novembre 2009 e dicembre 2010, presso la Clinica Ortopedica e Traumatologica dell’Università dell’Insubria, sono stati eseguiti 141 interventi chirurgici di ar- troprotesi di anca utilizzando una componente acetabolare in tritanium (Stryker®, USA). Ad un follow-up medio di 12 mesi, non abbiamo riscontrato alcuna mobilizzazione asettica della componente acetabolari. L’utilizzo di viti di fissaggio acetabolare solo nel 21% dei casi rappresenta la conferma che un elevato coefficiente di attrito del materiale sia uno dei fattori chiave nell’ottenimento di una ottima stabilità meccanica primaria. La brevità del follow-up non ci permette di trarre conclusioni in merito alla stabilità secondaria.
Il cotile emisferico in tritanium
CHERUBINO, PAOLO;D'ANGELO, FABIO;BINDA, TOMMASO;FAGETTI, ALESSANDRO;PURICELLI, MARCO
2011-01-01
Abstract
La fissazione di una componente acetabolare non cementata in una protesi totale d’anca dipende da un’iniziale stabilità meccanica, primaria, che deve essere ottenuta al momento del posizionamento dell’impianto e dalla successiva fissazione se- condaria. Negli ultimi anni, la ricerca ha sviluppato materiali a struttura tridimensionale, in modo da incrementare la porosità, il coeffi- ciente di attrito ed il modulo elastico. Tra i nuovi materiali spicca il tritanium, le cui caratteristiche principali sono: coefficiente di frizione pari a 1,01, modulo di elasticità pari a 4 Gpa, elevata porosità, dimensione dei pori compresa tra 311 a 546 microns. Nel periodo compreso tra novembre 2009 e dicembre 2010, presso la Clinica Ortopedica e Traumatologica dell’Università dell’Insubria, sono stati eseguiti 141 interventi chirurgici di ar- troprotesi di anca utilizzando una componente acetabolare in tritanium (Stryker®, USA). Ad un follow-up medio di 12 mesi, non abbiamo riscontrato alcuna mobilizzazione asettica della componente acetabolari. L’utilizzo di viti di fissaggio acetabolare solo nel 21% dei casi rappresenta la conferma che un elevato coefficiente di attrito del materiale sia uno dei fattori chiave nell’ottenimento di una ottima stabilità meccanica primaria. La brevità del follow-up non ci permette di trarre conclusioni in merito alla stabilità secondaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.