L'articolo ha ad oggetto il coordinamento dei diversi atti, internazionali, dell'Unione europea e nazionali, che disciplinano la cooperazione giudiziaria in materia di obbligazioni alimentari. L'individuazione dell'atto applicabile risulta operazione già complessa a causa dell'elevato numero di atti in materia, con una recente parziale sovrapposizione di regolamenti dell'Unione europea e di convenzioni adottate in seno alla Conferenza dell'Aja. Inoltre, le stesse norme di coordinamento contenute nelle varie fonti non sono sempre chiare, e talvolta contraddittorie - anche nei casi in cui i relativi atti siano stati elaborati nella varie sedi pressoché contemporaneamente. Nemmeno il semplice richiamo del Protocollo alla Convenzione dell'Aja del 2007 da parte del reg. n. 4/2009 non è esente da difficoltà interpretative, anche alla luce della rilevanza del primo per quanto attiene alla disciplina dell'esecuzione delle sentenze stabilita nel secondo. Conclusivamente, si offre un'interpretazione del richiamo contenuto nell'art. 45 l. 218/95 alla Convenzione dell'Aja del 1973, che potrebbe ritenersi parzialmente non più attuale a seguito dell'entrata in vigore del citato Protocollo.
Il difficile coordinamento delle fonti nella cooperazione giudiziaria in materia di obbligazioni alimentari
MARINO, SILVIA
2010-01-01
Abstract
L'articolo ha ad oggetto il coordinamento dei diversi atti, internazionali, dell'Unione europea e nazionali, che disciplinano la cooperazione giudiziaria in materia di obbligazioni alimentari. L'individuazione dell'atto applicabile risulta operazione già complessa a causa dell'elevato numero di atti in materia, con una recente parziale sovrapposizione di regolamenti dell'Unione europea e di convenzioni adottate in seno alla Conferenza dell'Aja. Inoltre, le stesse norme di coordinamento contenute nelle varie fonti non sono sempre chiare, e talvolta contraddittorie - anche nei casi in cui i relativi atti siano stati elaborati nella varie sedi pressoché contemporaneamente. Nemmeno il semplice richiamo del Protocollo alla Convenzione dell'Aja del 2007 da parte del reg. n. 4/2009 non è esente da difficoltà interpretative, anche alla luce della rilevanza del primo per quanto attiene alla disciplina dell'esecuzione delle sentenze stabilita nel secondo. Conclusivamente, si offre un'interpretazione del richiamo contenuto nell'art. 45 l. 218/95 alla Convenzione dell'Aja del 1973, che potrebbe ritenersi parzialmente non più attuale a seguito dell'entrata in vigore del citato Protocollo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.