L’impianto di condrociti autologhi (ACI) ha mostrato un’alta percentuale di successi clinici a medio e lungo termine pur con un considerevole numero si complicanze e re-interventi. Le cosiddette metodiche ACI di seconda generazione prevedono l’utilizzo di supporti tridimensionali o scaffold. Obiettivi sono migliorare la qualità del tessuto di rigenerazione, semplificare la procedura chirurgica e velocizzare la riabilitazione del paziente. Scaffold naturali e sintetici con o senza cellule sono comunemente utilizzati nella pratica clinica. Studi a breve e medio termine hanno dimostrato risultati sovrapponibili all’ACI ma con una percentuale di complicazioni e reinterventi inferiori. Alla luce dei pochi studi comparativi non si possono trarre delle conclusioni definitive su quale sia la metodica ideale di rigenerazione cartilaginea. Obiettivo della review è definire i requisiti ideali di uno scaffold e riportare in maniera sintetica i risultati clinici ed i limiti biologici di queste metodiche.

SCAFFOLDS E CARTILAGINE

RONGA, MARIO;SURACE, MICHELE FRANCESCO;CHERUBINO, PAOLO
2010-01-01

Abstract

L’impianto di condrociti autologhi (ACI) ha mostrato un’alta percentuale di successi clinici a medio e lungo termine pur con un considerevole numero si complicanze e re-interventi. Le cosiddette metodiche ACI di seconda generazione prevedono l’utilizzo di supporti tridimensionali o scaffold. Obiettivi sono migliorare la qualità del tessuto di rigenerazione, semplificare la procedura chirurgica e velocizzare la riabilitazione del paziente. Scaffold naturali e sintetici con o senza cellule sono comunemente utilizzati nella pratica clinica. Studi a breve e medio termine hanno dimostrato risultati sovrapponibili all’ACI ma con una percentuale di complicazioni e reinterventi inferiori. Alla luce dei pochi studi comparativi non si possono trarre delle conclusioni definitive su quale sia la metodica ideale di rigenerazione cartilaginea. Obiettivo della review è definire i requisiti ideali di uno scaffold e riportare in maniera sintetica i risultati clinici ed i limiti biologici di queste metodiche.
2010
Ronga, Mario; E., Paiusco; Surace, MICHELE FRANCESCO; Cherubino, Paolo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11383/1782925
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