Si tratta del commento ad ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Venezia, in cui alla base del giudizio prognostico per la concessione del beneficio della semilibertà si pone, per la prima volta in Italia, la valutazione di un complesso percorso di mediazione con vittima "surrogata" avviato da parte di un condannato a reati gravissimi. Nel commento si valutano potenzialità e limiti dell'adozione di percorsi di mediazione/riparazione nel corso dell'esecuzione della pena e si cerca di verificare, alla luce della migliore letteratura criminologica, se un modello rieducativo non disgiunto da strumenti e metodi della giustizia riparativa possa comportare una riduzione della recidiva.
La reintegrazione sociale del condannato tra riparazione, rieducazine ed empatia
MANNOZZI, GRAZIA
2012-01-01
Abstract
Si tratta del commento ad ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Venezia, in cui alla base del giudizio prognostico per la concessione del beneficio della semilibertà si pone, per la prima volta in Italia, la valutazione di un complesso percorso di mediazione con vittima "surrogata" avviato da parte di un condannato a reati gravissimi. Nel commento si valutano potenzialità e limiti dell'adozione di percorsi di mediazione/riparazione nel corso dell'esecuzione della pena e si cerca di verificare, alla luce della migliore letteratura criminologica, se un modello rieducativo non disgiunto da strumenti e metodi della giustizia riparativa possa comportare una riduzione della recidiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.