Introduzione. Recentemente sono state sviluppate diverse tecniche per la ricostruzione di entrambi i fasci (anteromediale, AM; posterolaterale, PL) del legamento crociato anteriore (LCA) con l’obiettivo di ripristinare una fisiologica cinematica articolare. Diverse sono le variabili che possono inficiare l’integrazione biologica degli innesti e ed il comportamento meccanico dei due fasci. La differenza tra il diametro dei tunnel all’emergenza articolare ed il diametro degli innesti è una tra queste. Obiettivo dello studio è analizzare, mediante tomografia computerizzata (TC), i diametri dei tunnel femorali eseguiti con due diverse tecniche. Materiali e Metodi. Lo studio ha incluso 8 ginocchia di 8 diversi cadaveri divisi in 2 gruppi. Gruppo A: i tunnel femorali sono stati eseguiti mediante tecnica in-out. Il tunnel PL è stato eseguito attraverso il portale AM, mentre il tunnel AM attraverso il tunnel PL transtibiale. Gruppo B: entrambi i tunnel, AM e PL, sono stati eseguiti mediante tecnica out-in utilizzando una guida sviluppata dal “senior author” (LP). Tutti i tunnel sono stati realizzati con una fresa da 7 mm. Entrambi i gruppi sono stati quindi sottoposti a valutazione TC con ricostruzioni sui piani coronale ed assiale. I diametri di entrambi i tunnel sono stati misurati sui due piani. I dati sono stati analizzati con il Mann-Whitney t-test per campioni indipendenti. Il livello di significatività è stato posto a p<0.05. Risultati. Il tunnel AM nel gruppo A era di 7.07 mm (range, 7 – 7.1) sul piano assiale e di 7.02 (range, 7 – 7.1) sul piano coronale. Il tunnel AM nel gruppo B era di 7.1 mm (range, 7 – 7.2) sul piano assiale e di 7.15 (range, 7 – 7.3) sul piano coronale. (p>0.05). Il tunnel PL nel gruppo A era di 8.32 mm (range, 8.2 – 8.4) in assiale e di 8.45 (range, 8.4 – 8.5) in coronale. Il tunnel PL nel gruppo B era di 7.15 mm (range, 7 – 7.3) in assiale e di 7.02 (range, 7 – 7.1) in coronale. (p<0.05). Discussione. Sino ad oggi non è stato dimostrato quale sia la migliore tecnica di ricostruzione a doppio fascio del LCA in termini di stabilità articolare e di evoluzione clinica. Tra le diverse variabili che possono condizionare il successo del trattamento ed un’eventuale revisione dell’innesto vi è l’allargamento dei tunnel femorali. Diversi autori hanno riportato, dopo ricostruzione a singolo fascio con diametri del tunnel femorale maggiore rispetto a quello dell’innesto, una maggiore difficoltà negli interventi di revisione del neolegamento. L’esecuzione del tunnel femorale PL mediante tecnica out-in garantisce una migliore corrispondenza con il diametro dell’innesto all’emergenza articolare. Ciò riduce teoricamente la possibile instabilità del neofascio dovuta ad un diametro maggiore di partenza del tunnel osseo. Studi di biomeccanica in vitro e studi clinici prospettici randomizzati tra la tecnica in-out ed out-in potranno confermare tale ipotesi.

Ricostruzione del legamento crociato anteriore con tecnica a doppio fascio: valutazione comparativa su cadavere dei tunnel femorali eseguiti con tecnica in-out o out-in.

RONGA, MARIO;CHERUBINO, PAOLO;
2010-01-01

Abstract

Introduzione. Recentemente sono state sviluppate diverse tecniche per la ricostruzione di entrambi i fasci (anteromediale, AM; posterolaterale, PL) del legamento crociato anteriore (LCA) con l’obiettivo di ripristinare una fisiologica cinematica articolare. Diverse sono le variabili che possono inficiare l’integrazione biologica degli innesti e ed il comportamento meccanico dei due fasci. La differenza tra il diametro dei tunnel all’emergenza articolare ed il diametro degli innesti è una tra queste. Obiettivo dello studio è analizzare, mediante tomografia computerizzata (TC), i diametri dei tunnel femorali eseguiti con due diverse tecniche. Materiali e Metodi. Lo studio ha incluso 8 ginocchia di 8 diversi cadaveri divisi in 2 gruppi. Gruppo A: i tunnel femorali sono stati eseguiti mediante tecnica in-out. Il tunnel PL è stato eseguito attraverso il portale AM, mentre il tunnel AM attraverso il tunnel PL transtibiale. Gruppo B: entrambi i tunnel, AM e PL, sono stati eseguiti mediante tecnica out-in utilizzando una guida sviluppata dal “senior author” (LP). Tutti i tunnel sono stati realizzati con una fresa da 7 mm. Entrambi i gruppi sono stati quindi sottoposti a valutazione TC con ricostruzioni sui piani coronale ed assiale. I diametri di entrambi i tunnel sono stati misurati sui due piani. I dati sono stati analizzati con il Mann-Whitney t-test per campioni indipendenti. Il livello di significatività è stato posto a p<0.05. Risultati. Il tunnel AM nel gruppo A era di 7.07 mm (range, 7 – 7.1) sul piano assiale e di 7.02 (range, 7 – 7.1) sul piano coronale. Il tunnel AM nel gruppo B era di 7.1 mm (range, 7 – 7.2) sul piano assiale e di 7.15 (range, 7 – 7.3) sul piano coronale. (p>0.05). Il tunnel PL nel gruppo A era di 8.32 mm (range, 8.2 – 8.4) in assiale e di 8.45 (range, 8.4 – 8.5) in coronale. Il tunnel PL nel gruppo B era di 7.15 mm (range, 7 – 7.3) in assiale e di 7.02 (range, 7 – 7.1) in coronale. (p<0.05). Discussione. Sino ad oggi non è stato dimostrato quale sia la migliore tecnica di ricostruzione a doppio fascio del LCA in termini di stabilità articolare e di evoluzione clinica. Tra le diverse variabili che possono condizionare il successo del trattamento ed un’eventuale revisione dell’innesto vi è l’allargamento dei tunnel femorali. Diversi autori hanno riportato, dopo ricostruzione a singolo fascio con diametri del tunnel femorale maggiore rispetto a quello dell’innesto, una maggiore difficoltà negli interventi di revisione del neolegamento. L’esecuzione del tunnel femorale PL mediante tecnica out-in garantisce una migliore corrispondenza con il diametro dell’innesto all’emergenza articolare. Ciò riduce teoricamente la possibile instabilità del neofascio dovuta ad un diametro maggiore di partenza del tunnel osseo. Studi di biomeccanica in vitro e studi clinici prospettici randomizzati tra la tecnica in-out ed out-in potranno confermare tale ipotesi.
2010
Ronga, Mario; Punzetto, P.; Callegari, L.; Cherubino, Paolo; Pederzini, L.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11383/1792984
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