Introduzione: L’impianto di condrociti autologhi su membrana (MACI) è una tecnica di ingegneria tissutale che richiede l’utilizzo di una membrana di collagene sulla quale sono inseminati i condrociti coltivati. Riportiamo la tecnica artroscopica per il trattamento delle lesioni cartilaginee del piatto tibiale laterale del ginocchio. Materiale e metodi: Tale procedura è stata utilizzata in 2 pazienti di sesso maschile affetti da lesioni cartilaginee traumatiche delle dimensioni rispettive di 2.5 e 2 cm2. L’intervento è stato eseguito attraverso i tradizionali portali artroscopici e la membrana con condrociti è stata fissata nel difetto condrale utilizzando colla di fibrina in assenza di acqua. Per la valutazione clinico-funzionale sono state utilizzate le seguenti scale: ICRS, Cincinnati modificata, IKDC, Lysholm II e la Tegner. A 6 e 12 mesi dall’intervento è stata eseguita una valutazione RM (GE e FSE Fat suppressed T2W scans). Risultati: Ad 1 anno dall’impianto si è registrato un incremento nei punteggi delle schede di valutazione in entrambi i pazienti. La RM ha mostrato il riempimento dei difetti condrali con tessuto simil ialino. Si è osservato inoltre una buona integrazione dell’impianto con la cartilagine circostante e la riduzione dell’edema nell’osso subcondrale. Conclusioni: Nell’ACI la necessità di suturare il flap periostale ai margini della lesione cartilaginea non consente l’utilizzo della tecnica per via artroscopica. La colla di fibrina fissa la membrana con condrociti nel difetto condrale in modo semplice e sicuro. Anche se il MACI è di regola eseguito per via artrotomica, la sede delle lesioni descritte non poteva essere raggiunta senza sacrificare strutture tendinee e legamentose del ginocchio. L’approccio artroscopico ha garantito un’ottima visione della lesione e ci è apparso la migliore soluzione in questi casi. Le dimensioni dei difetti erano tali da non garantire un buon risultato se trattati con tecniche di stimolazione midollare o trapianti osteocondrali. Lo sviluppo di uno stumentario dedicato semplificherà e migliorerà la tecnica artroscopica MACI.

Impianto di condrociti autologhi per via artroscopica nelle lesioni cartilaginee del piatto tibiale del ginocchio.

RONGA, MARIO;CHERUBINO, PAOLO
2003-01-01

Abstract

Introduzione: L’impianto di condrociti autologhi su membrana (MACI) è una tecnica di ingegneria tissutale che richiede l’utilizzo di una membrana di collagene sulla quale sono inseminati i condrociti coltivati. Riportiamo la tecnica artroscopica per il trattamento delle lesioni cartilaginee del piatto tibiale laterale del ginocchio. Materiale e metodi: Tale procedura è stata utilizzata in 2 pazienti di sesso maschile affetti da lesioni cartilaginee traumatiche delle dimensioni rispettive di 2.5 e 2 cm2. L’intervento è stato eseguito attraverso i tradizionali portali artroscopici e la membrana con condrociti è stata fissata nel difetto condrale utilizzando colla di fibrina in assenza di acqua. Per la valutazione clinico-funzionale sono state utilizzate le seguenti scale: ICRS, Cincinnati modificata, IKDC, Lysholm II e la Tegner. A 6 e 12 mesi dall’intervento è stata eseguita una valutazione RM (GE e FSE Fat suppressed T2W scans). Risultati: Ad 1 anno dall’impianto si è registrato un incremento nei punteggi delle schede di valutazione in entrambi i pazienti. La RM ha mostrato il riempimento dei difetti condrali con tessuto simil ialino. Si è osservato inoltre una buona integrazione dell’impianto con la cartilagine circostante e la riduzione dell’edema nell’osso subcondrale. Conclusioni: Nell’ACI la necessità di suturare il flap periostale ai margini della lesione cartilaginea non consente l’utilizzo della tecnica per via artroscopica. La colla di fibrina fissa la membrana con condrociti nel difetto condrale in modo semplice e sicuro. Anche se il MACI è di regola eseguito per via artrotomica, la sede delle lesioni descritte non poteva essere raggiunta senza sacrificare strutture tendinee e legamentose del ginocchio. L’approccio artroscopico ha garantito un’ottima visione della lesione e ci è apparso la migliore soluzione in questi casi. Le dimensioni dei difetti erano tali da non garantire un buon risultato se trattati con tecniche di stimolazione midollare o trapianti osteocondrali. Lo sviluppo di uno stumentario dedicato semplificherà e migliorerà la tecnica artroscopica MACI.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11383/1793549
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