La l. 28 aprile 2014, n. 67 apre la strada ad una riforma del sistema sanzionatorio di ampio respiro, chiedendo al legislatore delegato la riformulazione del catalogo delle pene principali, un’ulteriore opera di de-penalizzazione e l’estensione agli adulti, con intento deflativo della pena e del processo, di istituti già presenti nel diritto penale minorile. Questi ultimi consentono caute ma interessanti aperture a strumenti e metodi della giustizia riparativa, il cui ingresso nell’ordinamento è esplicitamente richiesto dalla Direttiva 2012/29/UE. Talune ombre gravano tuttavia sulle scelte di policy, sui contenuti e sui profili linguistici della legge-delega: non facile sarà il compito del legislatore delegato, anche rispetto alle istanze di coordinamento della riforma del sistema sanzionatorio con la già complessa e policentrica normativa vigente.
Il “legno storto” del sistema sanzionatorio
MANNOZZI, GRAZIA
2014-01-01
Abstract
La l. 28 aprile 2014, n. 67 apre la strada ad una riforma del sistema sanzionatorio di ampio respiro, chiedendo al legislatore delegato la riformulazione del catalogo delle pene principali, un’ulteriore opera di de-penalizzazione e l’estensione agli adulti, con intento deflativo della pena e del processo, di istituti già presenti nel diritto penale minorile. Questi ultimi consentono caute ma interessanti aperture a strumenti e metodi della giustizia riparativa, il cui ingresso nell’ordinamento è esplicitamente richiesto dalla Direttiva 2012/29/UE. Talune ombre gravano tuttavia sulle scelte di policy, sui contenuti e sui profili linguistici della legge-delega: non facile sarà il compito del legislatore delegato, anche rispetto alle istanze di coordinamento della riforma del sistema sanzionatorio con la già complessa e policentrica normativa vigente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.