La disciplina comunitaria, recepita nell’ordinamento italiano, prevede alcune informazioni minime che gli istituti eroganti devono fornire ai clienti prima della sottoscrizione di un contratto di mutuo. Partendo dalla lettura dei fogli informativi di un campione di istituti di credito italiano, la nota approfondisce gli effetti sul calcolo del monte interessi di due clausole comuni nei mutui con ammortamento “alla francese”: il metodo di calcolo del tasso effettivo con cui determinare l’importo della rata e la scelta di diverse frequenze della rata in costanza del tasso d’interesse applicato. Scopo della nota è evidenziare come queste scelte possano modificare il monte interessi corrisposto, anche, nel secondo caso, in costanza di TAN e TAEG. Inoltre si osserva che la pratica di indicare il Tasso Annuo Nominale del finanziamento scomposto in un tasso privo di rischio di riferimento normalmente in capitalizzazione composta) e uno spread (che dovrebbe rappresentare il profilo di rischio del debitore) non permettere di cogliere completamente il costo degli interessi in percentuale annua sul capitale erogato.
Trasparenza precontrattuale e costo del mutuo
CRESPI, GIOVANNI PAOLO;
2013-01-01
Abstract
La disciplina comunitaria, recepita nell’ordinamento italiano, prevede alcune informazioni minime che gli istituti eroganti devono fornire ai clienti prima della sottoscrizione di un contratto di mutuo. Partendo dalla lettura dei fogli informativi di un campione di istituti di credito italiano, la nota approfondisce gli effetti sul calcolo del monte interessi di due clausole comuni nei mutui con ammortamento “alla francese”: il metodo di calcolo del tasso effettivo con cui determinare l’importo della rata e la scelta di diverse frequenze della rata in costanza del tasso d’interesse applicato. Scopo della nota è evidenziare come queste scelte possano modificare il monte interessi corrisposto, anche, nel secondo caso, in costanza di TAN e TAEG. Inoltre si osserva che la pratica di indicare il Tasso Annuo Nominale del finanziamento scomposto in un tasso privo di rischio di riferimento normalmente in capitalizzazione composta) e uno spread (che dovrebbe rappresentare il profilo di rischio del debitore) non permettere di cogliere completamente il costo degli interessi in percentuale annua sul capitale erogato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.