Objectives, social role and organization of Italian nursing homes (RSA) are characterized by a pronounced regional differentiation that causes situations which are difficult to compare about expected outcomes. The definition of a functional outcome is particularly difficult in institutionalized patients and this is due to the failure of a conclusive moment of the rehabilitative treatment. Furthermore we often take care of patients who have already been admitted to intensive and/or extensive rehabilitation units time after time, without further functional profit margin. The inconstant presence of professional figures of rehabilitation in nursing homes’ staff makes difficult the drafting of an adequate rehabilitative project, especially for the multiple needs of frail old people. Starting with these assumptions, authors hypothesize and adopt a model of sanitary organization to consent a correct allocation of available resources, according to the patient’s needs. They stratified all nursing home patients, using the Multidimensional Prognostic Index (MPI) and “Scheda di osservazione intermedia assistenza” (SOSIA), and measured the residual function. They concluded that a multidimensional evaluation of patients allows to identify wellness (of the sick person and of caregivers) as the main objective; nursing home organization could be think as a “complex supportive prosthesis for old people”, made by the interaction among structure, operators and activities. In Italia gli obiettivi, il ruolo sociale e l’organizzazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono caratterizzati da una marcata differenziazione regionale che crea situazioni di difficile confronto sugli outcome attesi. In particolare nel paziente istituzionalizzato è molto difficoltosa soprattutto la definizione di un outcome funzionale, mancando un momento conclusivo del trattamento riabilitativo e trovandoci spesso di fronte a pazienti che hanno già avuto più ricoveri in regime di riabilitazione intensiva e/o estensiva e quindi senza più ulteriori margini di guadagno funzionale. L’incostante presenza di figure professionali della riabilitazione nell’organico delle RSA, rende difficoltosa la redazione di un Progetto riabilitativo adeguato alle molteplici esigenze dell’anziano fragile. Gli autori partendo da questi presupposti ipotizzano ed applicano un modello di organizzazione sanitaria per consentire una corretta allocazione delle risorse disponibili, coerentemente con i bisogni dell’ospite. Dopo aver stratificato tutti i pazienti residenti in RSA con il Multidimensional Prognostic Index (MPI) e (Scheda di osservazione intermedia assistenza) SOSIA e misurato la funzione residua concludono che la valutazione multidimensionale dell’ospite consente di identificare nel benessere (del malato e dei caregivers) l’obiettivo principale da conseguire, ripensando l’organizzazione della RSA come una “protesi complessa di sostegno all’anziano”, composta dall’interazione tra struttura, operatori e attività
Un approccio multidisciplinare integrato bio-psico-sociale nella programmazione dell’attività riabilitativa nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA)
ISELLA, CELESTEWriting – Original Draft Preparation
;CALLEGARI, CAMILLAWriting – Review & Editing
2015-01-01
Abstract
Objectives, social role and organization of Italian nursing homes (RSA) are characterized by a pronounced regional differentiation that causes situations which are difficult to compare about expected outcomes. The definition of a functional outcome is particularly difficult in institutionalized patients and this is due to the failure of a conclusive moment of the rehabilitative treatment. Furthermore we often take care of patients who have already been admitted to intensive and/or extensive rehabilitation units time after time, without further functional profit margin. The inconstant presence of professional figures of rehabilitation in nursing homes’ staff makes difficult the drafting of an adequate rehabilitative project, especially for the multiple needs of frail old people. Starting with these assumptions, authors hypothesize and adopt a model of sanitary organization to consent a correct allocation of available resources, according to the patient’s needs. They stratified all nursing home patients, using the Multidimensional Prognostic Index (MPI) and “Scheda di osservazione intermedia assistenza” (SOSIA), and measured the residual function. They concluded that a multidimensional evaluation of patients allows to identify wellness (of the sick person and of caregivers) as the main objective; nursing home organization could be think as a “complex supportive prosthesis for old people”, made by the interaction among structure, operators and activities. In Italia gli obiettivi, il ruolo sociale e l’organizzazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono caratterizzati da una marcata differenziazione regionale che crea situazioni di difficile confronto sugli outcome attesi. In particolare nel paziente istituzionalizzato è molto difficoltosa soprattutto la definizione di un outcome funzionale, mancando un momento conclusivo del trattamento riabilitativo e trovandoci spesso di fronte a pazienti che hanno già avuto più ricoveri in regime di riabilitazione intensiva e/o estensiva e quindi senza più ulteriori margini di guadagno funzionale. L’incostante presenza di figure professionali della riabilitazione nell’organico delle RSA, rende difficoltosa la redazione di un Progetto riabilitativo adeguato alle molteplici esigenze dell’anziano fragile. Gli autori partendo da questi presupposti ipotizzano ed applicano un modello di organizzazione sanitaria per consentire una corretta allocazione delle risorse disponibili, coerentemente con i bisogni dell’ospite. Dopo aver stratificato tutti i pazienti residenti in RSA con il Multidimensional Prognostic Index (MPI) e (Scheda di osservazione intermedia assistenza) SOSIA e misurato la funzione residua concludono che la valutazione multidimensionale dell’ospite consente di identificare nel benessere (del malato e dei caregivers) l’obiettivo principale da conseguire, ripensando l’organizzazione della RSA come una “protesi complessa di sostegno all’anziano”, composta dall’interazione tra struttura, operatori e attivitàI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.