Il lavoro diplomatico che portò alla sperata pace con i Goti, dopo la sconfitta di Adrianopoli e dopo il continuo stato di guerra derivatone, fu lungo e si arrivò alla sua conclusione solamente il 3 ottobre 382, quando venne stretto il foedus tra i Goti e l’impero. Le concessioni ottenute dai Goti, in un momento per di più caratterizzato da una forte crisi economica in varie aree dell’impero, fecero sorgere a tutti i livelli un forte sentimento antigermanico, nello stesso tempo in cui molti problemi di ordine sociale assumevano una posizione di primo piano e divenivano materia di una preoccupata legislazione: la crisi intaccava le modalità tradizionali del vivere e ribaltava l’ordine dei valori, accentuando la piaga sociale dei tentativi di fuga dall’oneroso decurionato, il rifiuto già marcato della vita militare, una sempre maggiore povertà, dovuta in certe zone al tracollo demografico, in altre a una cattiva gestione delle risorse disponibili. La gravissima carestia che colpì tutto il bacino del Mediterraneo a paola biavaschi428 © Edizioni Scientifiche Italiane partire dalla fine del 382 non potè che aggravare il disagio scaturente dalla situazione politica instabile a Occidente e dal persistente problema della collocazione dei Goti a Oriente, esacerbando i disagi sorti negli ultimi anni: in particolare, l’impulso a rifuggire i propri doveri nei confronti della collettività, derivante sia dalla sempre maggiore onerosità delle richieste statuali, sia dal crescente individualismo, si manifestava nel crescente malvezzo dei privati di appropriarsi di beni pubblici per i propri personali interessi e di accaparrarsi materiali di primaria importanza, proprio in un momento critico per la produzione e il reperimento di materie prime.
Misure di austerità e disagio sociale nell'imminenza del foedus gothicum
BIAVASCHI, PAOLA
2016-01-01
Abstract
Il lavoro diplomatico che portò alla sperata pace con i Goti, dopo la sconfitta di Adrianopoli e dopo il continuo stato di guerra derivatone, fu lungo e si arrivò alla sua conclusione solamente il 3 ottobre 382, quando venne stretto il foedus tra i Goti e l’impero. Le concessioni ottenute dai Goti, in un momento per di più caratterizzato da una forte crisi economica in varie aree dell’impero, fecero sorgere a tutti i livelli un forte sentimento antigermanico, nello stesso tempo in cui molti problemi di ordine sociale assumevano una posizione di primo piano e divenivano materia di una preoccupata legislazione: la crisi intaccava le modalità tradizionali del vivere e ribaltava l’ordine dei valori, accentuando la piaga sociale dei tentativi di fuga dall’oneroso decurionato, il rifiuto già marcato della vita militare, una sempre maggiore povertà, dovuta in certe zone al tracollo demografico, in altre a una cattiva gestione delle risorse disponibili. La gravissima carestia che colpì tutto il bacino del Mediterraneo a paola biavaschi428 © Edizioni Scientifiche Italiane partire dalla fine del 382 non potè che aggravare il disagio scaturente dalla situazione politica instabile a Occidente e dal persistente problema della collocazione dei Goti a Oriente, esacerbando i disagi sorti negli ultimi anni: in particolare, l’impulso a rifuggire i propri doveri nei confronti della collettività, derivante sia dalla sempre maggiore onerosità delle richieste statuali, sia dal crescente individualismo, si manifestava nel crescente malvezzo dei privati di appropriarsi di beni pubblici per i propri personali interessi e di accaparrarsi materiali di primaria importanza, proprio in un momento critico per la produzione e il reperimento di materie prime.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.