Il saggio esamina il tema della corretta informazione e della verifica della sua fondatezza (fact-checking) secondo una duplice prospettiva: per un verso, quella della legislazione penale per verificare se l’informazione corretta e fondata rientri tra i beni penalmente rilevanti; per altro verso, quella della politica criminale al fine di indagare se tale tipologia di informazione (o il suo contrario) incida sulle decisioni politiche aventi ad oggetto il contrasto della criminalità tramite l’impiego del diritto penale. Sul primo versante, il rilievo dell’informazione corretta e fondata si desume dalla frequente criminalizzazione della condotta di diffusione di informazioni false; sul secondo versante, l’attenzione s’appunta sul rapporto tra diritto penale e mass media (“vecchi” e “nuovi”), in ordine al quale i dati più recenti consentono la formulazione di nuove ipotesi di lavoro.
Fake news e post-verità tra diritto penale e politica criminale
Perini Chiara
2017-01-01
Abstract
Il saggio esamina il tema della corretta informazione e della verifica della sua fondatezza (fact-checking) secondo una duplice prospettiva: per un verso, quella della legislazione penale per verificare se l’informazione corretta e fondata rientri tra i beni penalmente rilevanti; per altro verso, quella della politica criminale al fine di indagare se tale tipologia di informazione (o il suo contrario) incida sulle decisioni politiche aventi ad oggetto il contrasto della criminalità tramite l’impiego del diritto penale. Sul primo versante, il rilievo dell’informazione corretta e fondata si desume dalla frequente criminalizzazione della condotta di diffusione di informazioni false; sul secondo versante, l’attenzione s’appunta sul rapporto tra diritto penale e mass media (“vecchi” e “nuovi”), in ordine al quale i dati più recenti consentono la formulazione di nuove ipotesi di lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.