Monitoraggio e georeferenziazione dell’esposizione personale a particolato atmosferico

Exposure to airborne particulate matter (PM) in urban environments is characterized by high spatial and temporal variability, due to the interaction of anthropic and environmental factors. The aim of this study was to develop a protocol for continuous monitoring of personal exposure to PM and for the contextual analysis of the position of selected subjects for short urban routes. The personal exposure to PM2.5 and PM10 of selected subjects was determined by a direct-reading instrument (photometer), associated with a GPS system, to geo-reference of the exposure data along each individual path. The results - here referred specifically to two of the monitored subjects - showed that the proposed approach allows to analyze the time course of exposure to PM, and thus to precisely identify and quantify possible exposure peaks. This approach, if applied to a wider number of subjects, would allow to analyze the spatial variability of PM in the investigated area, and hence to identify possible hot-spots of PM exposure in the urban area and low-impact paths for personal exposure to PM.

L’esposizione della popolazione a particolato atmosferico aerodisperso (PM) in ambienti urbani è caratterizzata da elevata variabilità spaziale e temporale, dovuta all’interazione di fattori antropici e ambientali. Obiettivo del presente studio è stato quello di sviluppare un protocollo per il monitoraggio in continuo dell’esposizione personale a PM e per la contestuale analisi della posizione di una popolazione di soggetti selezionati, per brevi tragitti percorsi in ambito urbano. L’esposizione personale a PM2,5 e PM10 dei soggetti selezionati è stata determinata mediante uno strumento a lettura diretta (fotometro), associato a un sistema GPS, per la successiva elaborazione in ambiente georefenziato dei singoli percorsi effettuati. I risultati - qui riferiti in particolare a due soggetti - dimostrano che l’approccio proposto in questo studio consente di analizzare l’andamento temporale dell’esposizione a PM, e quindi di individuare e quantificare eventuali picchi di esposizione in maniera puntuale e specifica. Più in generale questo approccio, applicato su una più ampia popolazione di soggetti, consentirebbe di analizzare la variabilità spaziale delle concentrazioni di PM nell’area di studio e quindi di individuare i possibili punti critici in termini di esposizione a PM nell’area di urbana e percorsi a minor impatto per l’esposizione personale a PM.