La committenza della famiglia Agnesi, e in particolare del padre della scienziata Maria Gaetana, il conte Pietro, è analizzata alla luce delle trasformazioni attuate nell'ambito della politica culturale e artistica asburgica in Lombardia e a Milano nel corso del XVIII secolo. Dall'affermarsi di una garbata rocaille intorno al quarto-quinto decennio del Settecento, in coincidenza con la presenza di Giambattista Tiepolo a Milano si passò alla fine degli anni Sessanta del secolo ad una svolta classicista, contestuale alla creazione delle sedi atte ad ospitare l'arciduca Ferdinando e la sua consorte, Maria Beatrice Ricciarda d'Este, in qualità di governatori della Lombardia asburgica.
Il mecenatismo della corte asburgica e del patriziato a Milano nell’età di Maria Gaetana Agnesi: dal Rococò al Neoclassicismo
Laura Facchin
2016-01-01
Abstract
La committenza della famiglia Agnesi, e in particolare del padre della scienziata Maria Gaetana, il conte Pietro, è analizzata alla luce delle trasformazioni attuate nell'ambito della politica culturale e artistica asburgica in Lombardia e a Milano nel corso del XVIII secolo. Dall'affermarsi di una garbata rocaille intorno al quarto-quinto decennio del Settecento, in coincidenza con la presenza di Giambattista Tiepolo a Milano si passò alla fine degli anni Sessanta del secolo ad una svolta classicista, contestuale alla creazione delle sedi atte ad ospitare l'arciduca Ferdinando e la sua consorte, Maria Beatrice Ricciarda d'Este, in qualità di governatori della Lombardia asburgica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.