La chiesa di San Giuseppe di Torino ha goduto di una assai limitata fortuna negli studi sugli edifici di culto torinesi in età moderna, nonostante numerose pubblicazioni scientifiche e convegni dell’ultimo decennio si siano occupati delle manifestazioni architettoniche e artistiche a Torino tra Sei e Settecento. Il contributo verte su una prima ricostruzione delle principali vicende connesse alla costruzione della chiesa, a partire dagli anni intorno al 1678-80, fase di insediamento dei padri Ministri degli Infermi in Torino per volontà della Seconda Madama Reale, Giovanna Battista di Savoia-Nemours, alla sua decorazione e al suo arredo tra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo, polarizzando l’attenzione sulla scelta effettuata da parte della stessa committenza interna all’ordine di avvalersi del pittore Gaspare Serenari, largamente attivo in Roma e particolarmente gradito ai camilliani, per la commissione dei teleri con fatti della vita del santo fondatore che rappresentano un unicum non solo nella città di Torino, ma per l’intero territorio sabaudo, inviati in occasione della canonizzazione di Camillo de Lellis nel 1746. La vicenda sarà posta a confronto con le scelte artistiche effettuate nella medesima fase dagli esponenti di altri ordini religiosi e congregazioni fondati in età moderna presenti nel territorio del capoluogo sabaudo con particolare attenzione ai padri di San Filippo Neri, realtà già a più riprese studiata dalla autrice.
La chiesa di San Giuseppe a Torino e i rapporti con Roma: le feste di canonizzazione di S. Camillo de Lellis e i dipinti di Gaspare Serenari
Laura Facchin
2016-01-01
Abstract
La chiesa di San Giuseppe di Torino ha goduto di una assai limitata fortuna negli studi sugli edifici di culto torinesi in età moderna, nonostante numerose pubblicazioni scientifiche e convegni dell’ultimo decennio si siano occupati delle manifestazioni architettoniche e artistiche a Torino tra Sei e Settecento. Il contributo verte su una prima ricostruzione delle principali vicende connesse alla costruzione della chiesa, a partire dagli anni intorno al 1678-80, fase di insediamento dei padri Ministri degli Infermi in Torino per volontà della Seconda Madama Reale, Giovanna Battista di Savoia-Nemours, alla sua decorazione e al suo arredo tra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo, polarizzando l’attenzione sulla scelta effettuata da parte della stessa committenza interna all’ordine di avvalersi del pittore Gaspare Serenari, largamente attivo in Roma e particolarmente gradito ai camilliani, per la commissione dei teleri con fatti della vita del santo fondatore che rappresentano un unicum non solo nella città di Torino, ma per l’intero territorio sabaudo, inviati in occasione della canonizzazione di Camillo de Lellis nel 1746. La vicenda sarà posta a confronto con le scelte artistiche effettuate nella medesima fase dagli esponenti di altri ordini religiosi e congregazioni fondati in età moderna presenti nel territorio del capoluogo sabaudo con particolare attenzione ai padri di San Filippo Neri, realtà già a più riprese studiata dalla autrice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.