Il termine "critica" appartiene di diritto al lessico intellettuale europeo su cui avevano puntato l'attenzione Febvre e Benveniste. Il passaggio della parola dal significato di "censura" alle sue valenze semantiche moderne (filologia testuale inclusa) trova una documentazione di assoluto rilievo nel "Caffè" (1764-1766), dove le sue presenze documentano (come avviene in parallelo in Inghilterra, in Francia e in Germania) un decisivo pasaggio epocale.
«Con genio di critica». Forme e parole della discussione sui saperi nel «Caffè»
Gianmarco Gaspari
2018-01-01
Abstract
Il termine "critica" appartiene di diritto al lessico intellettuale europeo su cui avevano puntato l'attenzione Febvre e Benveniste. Il passaggio della parola dal significato di "censura" alle sue valenze semantiche moderne (filologia testuale inclusa) trova una documentazione di assoluto rilievo nel "Caffè" (1764-1766), dove le sue presenze documentano (come avviene in parallelo in Inghilterra, in Francia e in Germania) un decisivo pasaggio epocale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.