La confusione onomastica e la stessa pluralità di grafie non hanno certo giovato al riconoscimento di Aloisio Novi come esponente della seconda generazione di artisti dei laghi lombardi attivi in Russia, e in particolare nell’edificazione di Mosca come città-capitale dei granprincipi. In realtà, dopo la presenza forte di Pietro Antonio Solari (di un ramo della grande stirpe intelvese) accanto al bolognese Aristotele Fioravanti e il prolungamento cronologico del milanese Luigi Carcano accanto ai molti ceresini, il passaggio dal periodo del Velikij Knjaz' – Gosudar’ Ivan III (1462-1505) al successore Basilio III (1505-1533) vede l’arrivo del Novi, membro, come si può ora affermare, della nota dinastia pure intelvese. La stessa provenienza dalla corte di Crimea di Meñli I Giray nel 1504 (al tempo cioè in cui i suoi congiunti erano operosi nella Certosa di Pavia) indica una spiccata capacità di far dialogare linguaggi architettonici diversi che caratterizzerà il suo lungo periodo moscovita (1504-1531) e in particolare l’attività nel Cremlino: la cattedrale dell’Arcangelo Michele, il portale della cattedrale dell’Annunciazione, parti del Palazzo delle Faccette e del Palazzo Ducale; e poi a Mosca la cattedrale della Dormizione nel monastero Simonov e quella di San Pietro nel monastero Vysoko-Petrovskij. Il dato centrale è la capacità, tipicamente lacuale, di fondere la propria cultura (ossia quella comasca innervata da quel mondo veneto dove i Lombardo del Solaro e i caronesi dominavano) con una grande capacità di comprensione della realtà locale; introducendo quindi novità (la rotonda di San Pietro) ma anche valorizzando schemi russi (le cinque cupole, tre navate e sei piloni di San Michele) e impostando, con riconoscibile coerenza, modelli destinati a influenzare l’evoluzione dell’architettura russa almeno fino all’inizio del XVII secolo ed allo stabilizzarsi della nuova dinastia dei Romanov (1613).

Un architetto dei laghi lombardi alla corte moscovita di Basilio III: Aloisio Novi da Lanzo d'Intelvi

Andrea Spiriti
2018-01-01

Abstract

La confusione onomastica e la stessa pluralità di grafie non hanno certo giovato al riconoscimento di Aloisio Novi come esponente della seconda generazione di artisti dei laghi lombardi attivi in Russia, e in particolare nell’edificazione di Mosca come città-capitale dei granprincipi. In realtà, dopo la presenza forte di Pietro Antonio Solari (di un ramo della grande stirpe intelvese) accanto al bolognese Aristotele Fioravanti e il prolungamento cronologico del milanese Luigi Carcano accanto ai molti ceresini, il passaggio dal periodo del Velikij Knjaz' – Gosudar’ Ivan III (1462-1505) al successore Basilio III (1505-1533) vede l’arrivo del Novi, membro, come si può ora affermare, della nota dinastia pure intelvese. La stessa provenienza dalla corte di Crimea di Meñli I Giray nel 1504 (al tempo cioè in cui i suoi congiunti erano operosi nella Certosa di Pavia) indica una spiccata capacità di far dialogare linguaggi architettonici diversi che caratterizzerà il suo lungo periodo moscovita (1504-1531) e in particolare l’attività nel Cremlino: la cattedrale dell’Arcangelo Michele, il portale della cattedrale dell’Annunciazione, parti del Palazzo delle Faccette e del Palazzo Ducale; e poi a Mosca la cattedrale della Dormizione nel monastero Simonov e quella di San Pietro nel monastero Vysoko-Petrovskij. Il dato centrale è la capacità, tipicamente lacuale, di fondere la propria cultura (ossia quella comasca innervata da quel mondo veneto dove i Lombardo del Solaro e i caronesi dominavano) con una grande capacità di comprensione della realtà locale; introducendo quindi novità (la rotonda di San Pietro) ma anche valorizzando schemi russi (le cinque cupole, tre navate e sei piloni di San Michele) e impostando, con riconoscibile coerenza, modelli destinati a influenzare l’evoluzione dell’architettura russa almeno fino all’inizio del XVII secolo ed allo stabilizzarsi della nuova dinastia dei Romanov (1613).
2018
Artisti dei Laghi Lombardo Ticinesi, Mosca architettura, Aloisio Novi, Lanzo d'Intelvi artisti, architettura russa sec. XVI
Spiriti, Andrea
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